MASCALI. Non è iniziato nel migliore dei modi il 2014 per gli ex inquilini degli alloggi popolari di via Carducci a Giarre. Le 48 famiglie sono temporaneamente ospitate dalla scorsa primavera in un residence di via Carbone a Fondachello, nella frazione balneare di Mascali, in attesa che vengano conclusi gli interventi di riqualificazione previsti dal contratto di quartiere e destinati a cambiare il volto di un’importante zona del centro storico giarrese.
Sembravano ormai lontane le tribolazioni e le proteste condotte dai fatiscenti immobili di via Carducci, tra cadute di calcinacci, invasioni di topi e fuoriuscite di liquami. Non è così. Da giovedì scorso un guasto alle tubature che convogliano le acque bianche e reflue ha trasformato i garage del residence in una fogna a cielo aperto. Un’aria pestilenziale invade l’intera zona, rendendola quasi irrespirabile. Nonostante le immediate richieste di intervento, rivolte ai proprietari degli immobili ed all’ufficio tecnico comunale giarrese, a distanza di oltre 48 ore nessuno si è ancora adoperato per normalizzare le precarie condizioni igienico sanitarie. A rischio c’è la salute e gli inquilini sono tornati sul piede di guerra.
“Ci siamo rivolti perfino alla polizia municipale di Mascali – dichiara Francesco Messina, uno degli inquilini – ma nessuno è intervenuto. La ditta proprietaria del residence sostiene che la manutenzione spetta al comune di Giarre, che ci ha condotto qui in attesa che si concludano i lavori in via Carducci. Quindi l’amministrazione o l’ufficio tecnico comunale si deve assumere la propria responsabilità. Qui noi abbiamo bambini – prosegue Messina – e non possiamo farli vivere di certo in queste condizioni. Non possiamo più aspettare”.
Contattato telefonicamente, il sindaco di Giarre Roberto Bonaccorsi si è detto all’oscuro di tutto. “Apprendo la notizia in questo momento – ha dichiarato il primo cittadino – Contatterò il dirigente per capire quali sono gli obblighi contrattuali a carico del comune”.