Catania, Barbagallo: "Emergenza aeroporto gestita male"

Fontanarossa, Barbagallo: “Emergenza gestita in modo improvvisato”

I dem chiamano in causa il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini

CATANIA – Il Partito democratico attacca sull’incendio all’aeroporto di Catania. La gestione dell’incendio, che si è sviluppato all’interno di Fontanarossa domenica notte da parte dei vertici della Sac è al centro di un’interrogazione parlamentare depositata dal segretario regionale dem e capogruppo in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.

“Troppa improvvisazione nella gestione dell’emergenza”

I dem chiamano in causa il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. “Quello che è emerso sin dall’inizio è una evidente inadeguatezza di Sac nella gestione della crisi emergenziale e delle sue conseguenze”, spiega Barbagallo. Per chiarire i contorni della vicenda bisogna riavvolgere il nastro e fare un passo indietro. “Noi chiediamo che Salvini riferisca in aula su vari aspetti: innanzitutto, la destinazione e la conformità urbanistica: gli autonoleggi avrebbero potuto essere ubicati lì? Era un locale deposito o una zona commerciale? Ed ancora, perché i dispositivi antincendio e antifumo non hanno funzionato? parliamo del quarto aeroporto d’Italia”, continua. “Vorremmo capire se il personale è stato o meno formato e se sono state fatte nel tempo le esercitazioni di rito, perché c’è stata improvvisazione anche nelle procedure di evacuazione dei passeggeri”.

“Perché Comiso non è attrezzato?”

Le “criticità”, secondo Barbagallo, non finiscono qui. “Abbiamo scoperto lunedì mattina l’incredibile: l’aeroporto di Comiso che avrebbe dovuto sopperire naturalmente – essendo distante poco più di un ora da Catania e gestito dalla stessa società – non è abilitato alle procedure di accettazione bagagli e passeggeri previsti da ITA e, pertanto, i voli della compagnia di stato non sono potuti più partire. Perché Sac (gestore di entrambi gli scali) e Ita non hanno attrezzato Comiso? Perché ai passeggeri a cui è stato annullato il volo lunedì mattina non è arrivata nessuna mail?”.

Le criticità dell’Ast e l’invito a Crosetto

“In questo quadro drammatico Sac e il governo regionale – continua Barbagallo – hanno lanciato la ben nota politica dell’annuncio: prima affermando che l’aeroporto avrebbe riaperto con due voli l’ora e poi con il trasporto gratuito con i pulmann dell’Ast. Schifani e Aricò non si sono accorti che Ast ha cancellato 350 corse dell’ultima settimana e i siciliani sono disperati”.

Stessa storia sul versante ferroviario. “I biglietti dei treni sono terminati in un baleno, la regione e il ministero non sono riusciti a ottenere un vagone in più sui treni che partono dalla Sicilia. Trenitalia, infatti, dovrebbe potenziare le corse verso Roma e Milano e invece così non è stato”, dice. Barbagallo si rivolge al Ministro Crosetto, chiamato in causa dal presidente della Regione Renato Schifani per aprire le porte di Sigonella, invitandolo ad accelerare le operazioni. “Ho letto dell’impegno di Crosetto ma non ho capito quando metterà a disposizione Sigonella, la situazione è grave e non si può più aspettare”. E fa notare che si “stanno attivando misure straordinarie riattivando un aeroporto militare con una guerra in corso in Europa quando, semplicemente, la situazione avrebbe potuto essere affrontata per tempo mettendo in campo procedure di normale amministrazione”.


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