La ricetta di Torrisi: |"Taglio agli sprechi" - Live Sicilia

La ricetta di Torrisi: |”Taglio agli sprechi”

Il nuovo amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi, traccia un bilancio dei primi 50 giorni della nuova gestione dell'aeroporto di Catania. Predisposto un taglio netto agli sprechi e alle consulenze esterne.

CATANIA – Stamane e’ stato tracciato il bilancio dei primi 50 giorni della nuova gestione Sac dall’Amministratore delegato, Nico Torrisi. “Netta rottura rispetto al passato -spiega Torrisi- con una sforbiciata alle consulenze esterne per quasi 1,5 milioni di euro, una razionalizzazione delle stesse in funzione delle competenze e una regolamentazione dei compensi professionali disposti nel rispetto di quanto previsto dal Decreto Ministeriale di quest’anno”.

Sulla nuova governance incombe anche il peso di reperire i fondi necessari per la copertura economica dei lavori della pista. Denuncia Torrisi: “A fronte della firma del contratto con l’impresa aggiudicataria, con successiva consegna del cantiere nel giugno 2012, non era stata predisposta la preventiva copertura finanziaria”. ” Si e’ritenuto necessario -incalza Torrisi- imporre una forte accelerazione all’iter procedurale avviato da Mediobanca, su incarico della Sac, per la ricerca delle fonti di finanziamento tali da assicurare la copertura finanziaria e garantire il pagamento delle forniture”.

Il direttore generale della Sac, Renato Serrano ha enunciato le linee guida del piano Sigonella 2012. “Tale operazione – dichiara – si sta attuando sulla falsariga di quanto gia’fatto a Milano, per circa 30 anni, con la procedura di intercampo che, in pratica, prevede un collegamento tra le due aereostazioni di Milano, Linate e Malpensa, in caso di nebbia.

L’accordo di massima tra Enac, Ministero della Difesa e Stato Maggiore, che prevede l’uso della base militare di Sigonella, distante circa 20 km. da Fontanarossa, e’stato sottoscritto da Sac, sulle cui spalle grava l’intero piano. “Si tratta di un’operazione che ha costi enormi – dichiara l’Ad Nico Torrisi -ed e’con grande responsabilitá confronti della comunitá che ne assumiamo il peso. L’aereoporto di Catania e’il piu’grande del Sud Italia con quasi 7 milioni di passeggeri l’anno; avremmo potuto pensare a due soluzioni alternative, quali Reggio Calabria o Palermo ma si e’preferito garantire il servizio da Catania, con tutte le difficolta’del caso. Occorre, quindi, sensibilizzare i passeggeri ed e’per questo che chiediamo loro la massima tolleranza”.

Quanto all’offerta voli, 72 saranno i giornalieri e 4 i movimenti l’ora. Vi e’, pertanto, una riduzione del traffico aereo, tenuto conto del fatto che novembre e’statisticamente un mese di bassa stagione, che tuttavia non andrá ad incidere sull’offerta di collegamenti con le principali città italiane e sul numero dei posti a disposizione dei viaggiatori. In sostanza, ci saranno meno aerei ma saranno piu’ capienti e con piu’posti occupati.

E procedono spedite a Roma le fasi conclusive dell’istruttoria che a breve porterá alla pubblicazione del contratto di programma fra Enac e Sac. “Dopo l’approvazione del testo da parte del Ministero delle Infrastrutture – dichiara il direttore Enac Catania, Vincenzo Fusco – si attende solo la firma del Ministero dell’Economia e delle Finanze”. Il contratto di programma consentirá l’adeguamento tariffario da parte del gestore aereoportuale che potrà così fronteggiare la spesa in autofinanziamento per realizzare il piano degli investimenti previsto dalla concessione quarantennale. “Zero fregature”, dichiarano all’unisono in conferenza stampa.

A chiusura dei lavori diretti da Nico Torrisi, è stata dedicata attenzione allo start up dell’aereoporto di Comiso, con il quale l’aereoporto di Catania intende creare una sinergia. “Dopo il blocco dinnanzi al Ministero dell’Economia della bozza di convenzione sottoscritta dal Presidente di Soaco, Rosario Dibennardo e dal Comune di Comiso, abbiamo dato una sterzata vigorosa – dichiara l’Ad Sac. E’volontá di tutti inaugurare e, sia chiaro, non vi e’alcuna ostilitá con Comiso che non puo’rappresentare un competitor ma uno scalo collaborativo. E strategico si e’rivelato in queste settimane l’intervento del Prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, che desidero ringraziare”.

Ecco come si vola – Dal 5 novembre al 5 dicembre si partira’e si arrivera’sempre da Fontanarossa. Cambierá solo la pista di decollo e di atterraggio che per 30 giorni sara’quella di Sigonella. Ci si presenterá ll’aereoporto di Catania 3 ore prima dell’orario di partenza del volo e le operazioni di accettazione si chiuderanno 90 minuti prima dell’orario di partenza. I passeggeri a bordo di un bus navetta raggiungeranno la base di Sigonella. Quanto agli arrivi, si giungerá a Catania dopo circa 60 minuti dallo sbarco nella base militare. Massima sicurezza sara’ garantita lungo il tragitto e in aereoporto: presenza della Croce Rossa, di ambulanze con personale medico e strutture dell’Aereonautica militare.

 

 



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