E' diviso il fronte |degli autotrasportatori - Live Sicilia

E’ diviso il fronte |degli autotrasportatori

Partirà alle 22 di domenica 8 dicembre la protesta del movimento di Mariano Ferro. E si procederà ad oltranza. In vista del fermo, iniziano le prime file davanti ai distributori di benzina. CONFESERCENTI: "FERMATE IL BLOCCO"

CATANIA – Si spacca il fronte degli autotrasportatori. A poco meno di 72 ore dai blocchi indetti dai Forconi su tutto il territorio nazionale per il 9 dicembre, si dividono le sigle sindacali. Dopo un incontro con il ministro Lupi, infatti, Unatras ed Anita hanno annunciato la revoca ufficiale del fermo dell’autotrasporto. Anche la FAI-Conftrasporto non aderirà allo sciopero. A dissociarsi sono di fatto le tre organizzazioni principali del mondo dei camionisti. L’intesa raggiunta con il Governo verterebbe sulla scelte dell’esecutivo di ripristinare i rimborsi sulle accise.

Anche la Fita-Cna ha scelto di astenersi dal fermo. Il 2 dicembre scorso l’associazione di categoria rendeva note, infatti, le ragioni di tale decisione: “Le associazioni di categoria dell’autotrasporto, dopo un incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e il sottosegretario Rocco Girlanda, – si legge – hanno deciso di revocare il “fermo” nazionale previsto per il 9 dicembre prossimo. La decisione è arrivata sulla base di un protocollo d’intesa che recepisce istanze fondamentali della categoria: garanzia sulla permanenza dello stanziamento previsto a favore del settore pari a 330 milioni di euro per l’anno 2014, conferma del pieno ripristino delle agevolazioni sulle accise per il gasolio, contenimento dell’uso distorto del cabotaggio, rispetto dei tempi di pagamento, mantenimento di misure volte a ridurre il costo del lavoro”.

Restano al fianco dei Forconi di Mariano Ferro, invece, l’Aias e l’A.i.Tras. Non retrocedono dalla protesta neanche la Trasportounito, Assiotrat, Assotrasport, Azione nel Trasporto e il Movimento Autonomo trasportatori. A renderlo noto è Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito. In una nota diffusa agli organi d’informazione si legge: “Le associazioni hanno affidato ai vertici di Trasportounito la gestione politico-sindacale dell’iniziativa, delegando la rappresentanza di tutti gli autotrasportatori”.

Maurizio Longo ha inoltre sottolineato: ”Quando un rappresentante del Governo afferma che per ottenere le risposte positive alle richieste della categoria occorre sconvolgere il Paese, noi – aggiunge – accettiamo la sfida, poiché come gli autotrasportatori, anche altri settori e cittadini sono ormai stanchi di subire le scelte di una politica distante che gestisce le sue scelte solo in funzione di interessi particolari. Considerato che nella Legge di Stabilità, il Governo, con il maxi emendamento approvato al Senato, pur eliminando il taglio del rimborso delle accise, giudicato positivamente, non ha introdotto nessuna delle misure urgenti per l’autotrasporto che sono state discusse con il Sottosegretario, Girlanda, nell’incontro del 25 ottobre 2013, e diffuse in un documento in cui era evidente l’impegno di un rapido e concreto approfondimento. Al contrario, il Governo, nell’emendamento citato, ha introdotto misure che nella sostanza  – incalza – non risolvono assolutamente nulla, e che addirittura sono controproducenti per la categoria. Per esempio l’Albo degli Autotrasportatori a nostro giudizio deve essere chiuso, e non potenziato nel ruolo di (ulteriore) controllore “parziale” delle aziende”.

Intanto tra la popolazione si diffonde una certa dose di preoccupazione. Da più parti del territorio etneo si registrano, infatti, lunghe file davanti ai distributori di benzina. I commercianti prevedono da sabato i primi assalti anche nei supermercati. In molti punteranno a riempire preventivamente le dispense per evitare i disagi della prossima settimana.

 


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