Arrivano i Forconi| Niente blocchi in Sicilia - Live Sicilia

Arrivano i Forconi| Niente blocchi in Sicilia

Niente blocchi, ma solo scioperi. E' la nuova linea adottata dai Forconi che in Sicilia non attueranno presidi stabili. Da stasera a Ragusa, Mazara e Castelvetrano. Bernava: "Silenzio istituzioni preoccupante". Ferro: "Ci facciano parlare con gli italiani" 

la protesta
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PALERMO – Dopo giorni di annunci la grande mobilitazione lanciata dal movimento spontaneo che riunisce diverse organizzazioni, tra le quali i Forconi di Mariano Ferro, il Movimento autonomo autotrasportatori, il Co.Spa. Autotrasportatori, agricoltori, ambulanti, potrebbero decidere da stasera il blocco dell’attività. Da lunedì infatti l’Italia, partendo proprio dalla Sicilia, potrebbe fermarsi a causa dello sciopero nazionale.

LA DIRETTA DI DOMENICA 8 DICEMBRE

19:25 Nota dei Forconi ragusani: “Per riguarda la provincia di Ragusa, non esiste alcuna agitazione degli autotrasportatori e di conseguenza non viene intaccata la libera circolazione dei cittadini e degli autoveicoli. In secondo luogo il Movimento ha assicurato lo svolgimento assolutamente pacifico della manifestazione e tale ”pacifica” modalità è contenuta nella richiesta inviata alla Questura, ribadita negli incontri ufficiali con parecchi Sindaci, è proclamata nel foglio divulgativo distribuito ai cittadini ed è stata chiaramente sottolineata nelle varie interviste televisive. Da qui nasce la profonda delusione da una parte e lo stato d’animo di frustrazione dall’altra, facile a tramutarsi in una veemente protesta popolare”.

In questo frangente, i Forconi, quantunque feriti nella dignità di cittadini onesti di questa Repubblica, desiderano dimostrare di avere ancora senso di responsabilità e di rispettare conseguentemente l’ordinanza della Questura.

18:50 Resta fissata per le ore 22 di stasera a Catania la protesta, quando il Movimento dei Forconi scioglierà ogni riserva sulla possibilità di bloccare l’autostrada al casello di S.Gregorio e l’ingresso del porto etneo. Franco Crupi, uno dei leader del movimento, spiega a LivesiciliaCatania che “sta per iniziare una riunione in cui stabiliremo cosa fare, soprattutto a San Gregorio”.

Nel frattempo è stato raggiunto un accordo parziale tra la Questura del capoluogo etneo e i leader dei Forconi. Da domani mattina verrà autorizzato il presidio del movimento dei coltivatori agricoli a piazza Università, ovvero alle spalle di Palazzo degli Elefanti. “Una parte del movimento – conferma Crupi a LivesiciliaCatania – andrà sicuramente lì. Per il restante troncone, decideremo stasera in una assemblea generale”. Continua, dunque, la protesta. Ma cambia forma, o almeno metodica.

17:29  Il Ministero delle infrastrutture, in accordo con il Governo, ha deciso di modificare per oggi il blocco domenicale ai veicoli pesanti adibiti al trasporto merci, anticipando l’autorizzazione a circolare ai tir dalle 22 alle 18 di stasera. Il decreto è stato emanato per prevenire problemi per la sicurezza della circolazione e l’ordine pubblico.

16:36 Partirà stasera “Fermiamo l’Italia”, la protesta dei Forconi – movimento populista neoreazionario che desta allarme per il rischio di infiltrazioni di destra e mafiose – con volantinaggi e presidi che, almeno in Sicilia, secondo le assicurazioni del leader locale Mariano Ferro, non dovrebbero sfociare in blocchi stradali per i quali, comunque, il Garante degli scioperi ha promesso sanzioni e il Viminale tolleranza zero. La giornata clou sarà però quella di domani. Tra poche ore, dunque, dalle ventidue – secondo le informazioni raccolte sul web dai siti dei promotori dell’agitazione che potrebbe paralizzare l’Italia – ci saranno le prime manifestazioni

Le manifestazioni per la giornata di lunedì 9 dicembre in Sicilia saranno a Milazzo, Palermo in via Ernesto Basile e in Piazza Indipendenza, Alcamo, Castellamare del Golfo, Agrigento e Campobello di Licata, dove sono comparse scritte mafiose di supporto. Disagi potrebbero esserci anche agli snodi ferroviari, portuali e autostradali di Reggio Calabria e Messina.

15:00 Il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava interviene sulla minacciata protesta dei Forconi:  “Il silenzio dei vertici della politica e dei governi locali ci preoccupa e ci indigna, ancora di più di quella che finora è una minacciata dura protesta del movimento dei Forconi. Dal ministro Alfano al presidente Crocetta ai tanti sindaci sempre pronti a esprimersi su tutto come autorevoli leader politici, dovrebbero prendere le distanze dalle minacciate azioni di blocco illimitato supportate da uno strumentale tentativo di utilizzare il disagio e la disperazione sociale diffusa in tutta la Sicilia. La Cisl e il sindacato confederale vivono quotidianamente nel disagio, alle prese con centinaia di vertenze di crisi occupazionali, protesta e lotta in ogni angolo della Sicilia e presso le sedi delle principali istituzioni. Rigorosi e determinati nelle lotte e nelle critiche ma responsabili per le proposte fattibili che avanziamo e perché non intendiamo aggravare la fragile economia locale con blocchi e presidi a oltranza che saremmo nelle condizioni di avviare in qualunque momento e con facilità. Ma ormai è evidente che tra pseudo-rivoluzionari, politici e governanti che inseguono i titoloni nei media nazionali, soggetti auto-proclamatisi leader di popolo, il populismo e i vari populismi sono solo la malattia conclamata di una crisi epocale senza risposte, con atti di concreta responsabilità. Una grave malattia conclamata alimentata da una emergenza economica, sociale e di etica politica, che necessitano la vera rottura col passato. Dialogo, confronto, trasparenza e verità per scelte coraggiose e responsabili su poche priorità. Risanamento e rigore nel rientro del debito con attenzione alla coesione sociale e alla crescita dell’economia produttiva. Si chiuda la stagione delle risse politiche e partitiche intorno alla gestione del potere, si bandisca l’uso strumentale del termine rivoluzionario come fumo negli occhi delle scelte e dei provvedimenti di governo, regionale e locale”.

14:51 “Tg nazionali parlano di sciopero sospeso, e non è vero, e ci collegano a fatti a noi estranei: lo fanno riportando dichiarazioni che non sono nostre, ma che vengono da un regime mediatico che ci attacca”. Lo afferma all’ANSA il leader dei Forconi, Mariano Ferro, aggiungendo: “o ci danno l’informazione a livello nazionale, per parlare con gli italiani e spiegare cosa sta accadendo, o vivremo momenti poco piacevoli nel Paese”.

14:06  “Esprimendo massimo sostegno e solidarietà a Cinzia Franchini, presidente della Fita Cna, per le allarmanti e inaccettabili minacce ricevute in queste ore, rivolte a anche agli autotrasportatori intenzionati a non aderire allo sciopero indetto per domani, rivolgo un appello al ministro dell’Interno e alla magistratura affinché approfondiscano la natura e l’origine di tali vili e criminose intimidazioni”. Lo chiede – in una nota – il senatore del Partito democratico Gian Carlo Sangalli. “L’autotrasporto italiano, grazie anche all’impegno della presidente Franchini – sottolinea Sangalli – ha ottenuto nella legge di stabilità gli obiettivi che si prefiggeva la categoria. Questo aveva favorito la sospensione dello sciopero, decisione su cui si sono inseriti gruppi siciliani ben noti per le precedenti azioni di protesta caratterizzata anche da forme violente e dietro i quali, per lo stile e le modalità adottate, si prefigurano inquietanti influenze su cui le autorità istituzionali e giudiziarie dovrebbero al più presto approfondire – conclude l’esponente del Pd – oltre che individuare e perseguire immediatamente i colpevoli di queste minacce di stampo mafiose”.

13:00 “Una qualsiasi protesta per ragioni di crisi economica non può essere mai accostata alla criminalità organizzata, che in Sicilia vuol dire anche sangue e morte”. Così il presidente della Commissione regionale Antimafia, Nello Musumeci, ha commentato la diffusione ad Agrigento di un volantino con la scritta ‘W la mafia’ nel corso della protesta dei forconi.

”Comprendo bene chi esprime il proprio grido di dolore per una situazione economica e sociale ormai intollerabile, ma si dica con chiarezza che le proteste devono rimanere nella legalità e impermeabili a qualsiasi tentativo di pericolose infiltrazioni esterne. Sono certo che sia così, ma deve anche apparire così: un volantino con su scritto ‘W la mafia’ offende i siciliani e deve offendere anche chi protesta legittimamente”, ha concluso Musumeci.

12:45 Niente blocchi, ma solo sciopero. E’ la nuova linea adottata dai Forconi che in Sicilia non attueranno presidi stabili, ma terranno incontri pubblici e volantinaggi nelle piazze e per le strade. Lo annuncia all’ANSA uno dei leader del movimento, Mariano Ferro, spiegando che la prima manifestazione si terrà stasera a Siracusa.

11:55 “Il rischio è la possibile paralisi sulle strade, se le forze dell’ordine non faranno il loro dovere”. Lo ha detto all’Ansa il presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio Paolo Uggè, lanciando l’allarme in vista del fermo dell’autotrasporto che scatta a mezzanotte e cui aderisce solo una piccola minoranza del settore. “L’allarme è alto e noi l’abbiamo lanciato da giorni alle autorità preposte”, ha aggiunto.

10:38 “Qualora si dovessero verificare violazioni della legge, l’Autorità non esiterà ad applicare le sanzioni, così come già avvenuto, da ultimo, lo scorso 29 marzo 2012, in riferimento ai blocchi dell’autotrasporto dal 16 al 20 gennaio 2012”, precisa la nota dell’Authority, sottolineando che il fermo, “confermato da alcune sigle del settore, nonostante la sottoscrizione del protocollo di intesa dello scorso 28 novembre tra le associazioni maggiormente rappresentative ed il Governo, dovrà partire dalla mezzanotte del 9 dicembre e non, come riportato da alcune notizie di stampa, dalle ore 22 di oggi”. Inoltre, l’Autorità, “nella seduta del 18 novembre scorso, ha ricordato alle organizzazioni l’esercizio del ‘potere-dovere’ di influenza sui propri iscritti, al fine di persuaderli all’assunzione di condotte responsabili, così che l’attuazione del fermo dei servizi di autotrasporto merce – prosegue la nota – avvenga nel pieno rispetto delle norme della disciplina di settore, senza l’effettuazione di blocchi stradali o di iniziative sanzionabili ai sensi del codice della strada”.

10:10 Quarantacinque pagine per provare a capire meglio le ragioni della protesta di oggi. Nel giorno in cui sembra dover ripartire il blocco di autotrasportatori e agricoltori un e-book si riallaccia a quei giorni. Esce una “rilettura” delle fasi salienti di quei giorni “caldi” del gennaio 2012, quando per la prima volta suonò la sveglia, per comprendere cosa oggi stia spingendo nuovamente il “Popolo dei Forconi” di Mariano Ferro ad annunciare il ritorno nelle strade e nelle piazze, anche da soli, e nonostante i divieti e le prescrizioni imposte dalle autorità di pubblica sicurezza. Ecco cos’è la seconda edizione, aggiornata sino all’immediata vigilia di questa protesta ed arricchita nell’introduzione da alcuni passi di una nuova intervista a Mariano Ferro, di ” 16 gennaio 2012. Alle radici della protesta dei Forconi” del giornalista Aldo Mantineo (Melino Nerella editore) disponibile soltanto in versione e-book, al costo di un euro, sul sito della casa editrice e sullo store di Amazon. Una pubblicazione agile, utilissima per andare indietro nel tempo, sino alle radici di un movimento dei Forconi, e di un fenomeno che, nelle intenzioni dei suoi promotori, vuole dare voce al disagio di tanti ed interpretare una nuova voglia di farsi sentire ‘riprendendosi’ la piazza.

9:46 Qualora si dovessero verificare violazioni della legge nel fermo dell’autotrasporto, confermato da alcune sigle del settore, l’Autorità garante degli scioperi “non esiterà ad applicare le sanzioni”. L’astensione dovrà partire dalla mezzanotte di oggi e non dalle ore 22 di oggi. E che il fermo deve avvenire “senza blocchi stradali”.

9:30 Dopo l’assalto alle aree di servizio da parte di automobilisti cominciato venerdì scorso alla caccia del ‘pieno’ e di scorte di carburanti con taniche e bidoni, in vista dello sciopero annunciato dal movimento dei Forconi a partire dalla mezzanotte di oggi, è tornata la calma a Catania. Alcune stazioni, rifornite nella notte, hanno già riaperto e altre sono in attesa delle autobotti che portano gasolio e benzina. Nella aree di servizio aperte non si registrano file. Scenari diversi venerdì, quando fino a notte i distributori di carburante sono stati letteralmente assaliti da clienti, con lunghissime file che hanno, in alcuni punti, paralizzato il traffico. Ieri, infatti, la maggior parte delle stazioni sono rimaste chiuse, perché senza carburanti.


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