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Formazione, cambia tutto | Ma non i “soliti noti”

Cambia tutto. Così il presidente della Regione Raffaele Lombardo e l'assessore Centorrino hanno salutato la presentazione dell'Avviso 20. 

CHI SONO GLI ENTI AMMESSI AL PIANO
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Cambia tutto. Così il presidente della Regione Raffaele Lombardo e l’assessore Centorrino hanno salutato la presentazione dell’Avviso 20. Vale a dire, del Piano della formazione professionale siciliana, finanziato interamente dal Fondo sociale europeo. Una garanzia, quello del “controllo comunitario”, secondo il governatore e l’assessore, affinché gli enti non vengano utilizzati come “bacini” elettorali e luoghi di clientele.

A dire il vero, però, dando un’occhiata agli enti ammessi al Piano, non mancano tutte quelle associazioni che sono, o sono state, considerate “vicine” a questo o a quel politico di turno. O che, addirittura, fanno capo a uomini vicini al presidente della Regione, ad assessori, ad altri politici. Per scorrere solo qualche esempio, tra gli enti più “ricchi”, ecco la Lumen di Messina, che ha ricevuto nel Piano un finanziamento complessivo circa un milione di euro. Un ente, questo, di cui è sponsor l’ex (e futuro?) segretario regionale del Pd Francantonio Genovese (a sua volta vicino allo stesso assessore Centorrino) , visto che tra i soci figura la cognata, nonché moglie di un altro deputato del Pd, Franco Rinaldi. Addirittura più del triplo va a un altro ente vicino a Genovese, l’Aram, che ha visto approvati progetti per oltre tre milioni e duecentomila euro. A  Gaspare Vitrano, attualmente impossibilitato a recarsi in Sicilia dopo i guai giudiziari che lo hanno coinvolto, sono stati a lungo riferiti enti grossi come l’Ecap e l’Anapia. Il primo, col nuovo Prof, riceverà oltre quattro milioni di euro, il secondo poco più della metà.

Passando dai politici del Pd a quelli del Pdl, nota è a Messina la “vicinanza” tra il sindaco Giuseppe Buzzanca e l’Ancol, ente che riceverà 2,7 milioni di euro e dove uno dei dirigenti è Daniela D’Urso, moglie dello stesso Buzzanca. Il commercialista Pietro Calderaio, che ha lavorato per molto tempo vicino alle società di Azio Marinese, è a capo della Mcg, società che ha visto approvati corsi per 1,1 milioni di euro.

Il Cufti, invece, considerato feudo del coordinatore regionale di Fli Carmelo Briguglio, riceverà quasi due milioni di euro. Nell’ente, nel corso degli anni si sono alternati, con ruoli diversi, come direttore generale, Fina Maltese, moglie di Carmelo Briguglio; direttore dei corsi dell’ente è stata la figlia di Maltese (avuta con il primo marito), Claudia Viola. Il marito, Marco Giacoponello, in quei corsi ha insegnato, mentre Vincenzo Maltese, cognato di Briguglio, è stato assunto come amministrativo ad Alcamo e la cognata Maria Catalano lavora nella sede di Taormina. Sempre vicini al deputato Fli sono Santo Mascena, che è stato membro del Cda, e Giuseppe Garufi, ex assessore Fli di Santa Teresa Riva (a due passi da Furci, città di Briguglio). In quel Cda, poi, erano presenti anche l’assessore regionale al turismo in quota Fli Daniele Tranchida e Orlando Russo, portavoce Fli a Taormina.

Tra gli enti più “ricchi”, sicuramente l’Efal, che riceverà, tra la sede regionale e quelle provinciali circa 6,6 milioni di euro. Ente “promanazione” del Movimento cristiano dei lavoratori, è stato presieduto da Giuseppe Liga,  in carcere con l’accusa di essere il successore del boss Salvatore Lo Piccolo. Più o meno la stessa cifra fu sborsata dalla Regione nel 2010 al punto da spingere l’onorevole del Pdl Salvino Caputo a chiedere spiegazioni all’esecutivo. Ma non è negabile nemmeno il rapporto tra il Mpa e l’Efal. Carmelo Reale, fidatissimo di Lombardo, è stato presidente dell’Efal fino a poco tempo fa. Reale fu capo del personale al comune di Catania con Lombardo vice sindaco e capo del personale alla provincia con Lombardo presidente. Recentemente è stato coinvolto nello scandalo Servizi Sociali. Presidente della sede catanese dell’Efal è stato Marco Belluardo, ex assessore Mpa a Catania, candidato alle regionali con gli autonomisti e nominato da Lombardo presidente di Sviluppo Italia Sicilia (società adesso guidata dall’ambasciatore Umberto Vattani, dopo la parentesi di Cleo Li Calzi). Senza dimenticare il caso di Fortunato Romano, eletto con l’Mpa ma costretto inizialmente, dopo il ricorso del collega Santi Catalano, a lasciare lo scranno a causa proprio della carica di presidente dell’Efal.

E al di là della politica, ecco i casi di persone “fisicamente” vicine al presidente Lombardo e destinatari di finanziamenti per la Formazione. Biagio Semilia, è proprietario del 75% delle quote di Server srl (il resto è intestato alla moglie): la società, che nel 2010 ha incassato quasi seicentomila euro, quest’anno ha visto crescere il contributo a 886 mila euro. Semilia da qualche anno è un consulente del presidente Lombardo e si occupa della gestione dell’immagine del governatore sul web.


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