Formazione, il centrodestra: | "Da Scilabra a Lo Bello, solito caos" - Live Sicilia

Formazione, il centrodestra: | “Da Scilabra a Lo Bello, solito caos”

Dal progetto Prometeo al Piano giovani, opposizione all'attacco: "Col nuovo assessore non è cambiato nulla. Migliaia di persone sono rimaste senza lavoro e la tensione adesso è altissima. Il Pd è il vero responsabile di questo sfascio". (Nella foto Vincenzo Figuccia, deputato di Forza Italia)

la conferenza stampa
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PALERMO – Non è cambiato nulla. Da Nelli Scilabra a Mariella Lo Bello non è cambiato niente. Questo, almeno, è quello che pensano le opposizioni di centrodestra. Che oggi hanno provato a illustrare il disastro della Formazione siciliana, da Prometeo agli sportelli, dal click day all’Avviso 20. Un attacco sferrato in occasione di una conferenza stampa organizzata a Palazzo dei Normanni: “Questa sede istituzionale – ha detto il vicecapogruppo di Forza Italia Vincenzo Figuccia – per troppo tempo è stata lontana dal mondo della Formazione. Da parte del governo non è ancora giunta nessuna risposta seria. Un atteggiamento che ha inevitabilmente fatto salire la tensione sociale. Ieri ad esempio – racconta Figuccia riferendosi alla proteste di fronte l’assessorato alla Formazione sfociate nella minaccia, da parte di qualche lavoratore, di gettarsi dal ponte – abbiamo vissuto momenti davvero drammatici. E ieri in Aula Mariella Lo Bello ci ha dato solo risposte confuse e vaghe”.

Il parlamentare poi scende nel dettaglio: “L’assessore dice che il progetto Prometeo non si è mai fermato. E invece questi lavoratori non vanno ancora a lavorare, anzi devono raccontare ai figli una bugia, dicendo di recarsi al lavoro quando invece escono di casa per l’ennesima disperata protesta. E l’assessore – insiste Figuccia – afferma che il recente giudizio del Cga è ancora pendente e che si procederà a prescindere. Evidentemente è molto coraggiosa, visto che questa situazione creerà un danno erariale enorme. Ma chi metterà la firma sulla decisione di andare avanti, lei o il dirigente?

Per il capogruppo del Cantiere popolare Toto Cordaro “la triste realtà oggi è data da migliaia di formatori che non hanno più un lavoro e da migliaia di giovani senza alcuna prospettiva di una attività di formazione professionale utile all’inserimento lavorativo. Il taglio di risorse utili al finanziamento delle attività – ha detto il deputato – non ha favorito alcuna razionalizzazione ma ha anche illuso e mortificato le speranza di tanti addetti del settore prospettando riforme che sono rimaste lettera morta. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza sociale, con migliaia di famiglie che non percepiscono alcuna somma, con enti di formazione in regola con i loro adempimenti – come nel caso dello Ial solo per citarne uno – e ciononostante penalizzati. Ad oggi le responsabilità politiche di questo fallimento sono evidenti. Crocetta, il suo governo, il Pd se ne assumano l’onere. All’assessore Lo Bello, da poco insediatasi, un appello: inauguri finalmente la stagione del dialogo, unico modo utile per disinnescare il grave e crescente disagio sociale”

“Già nell’agosto del 2014 – ricorda il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – il centrodestra col Movimento cinque stelle presentò la mozione di censura all’assessore Scilabra. A distanza di sei mesi e dopo aver destrutturato un sistema e aver costretto Crocetta a cambiare l’assessore e l’intera giunta, ci accorgiamo che i quindici punti che avevamo messo nero su bianco nella mozione, sono tutti lì. Oggi circa quattromila persone sono state espulse dal sistema. E meno male che Crocetta non voleva fare macelleria sociale”.

“La Sicilia sta pagando l’errore – ha detto invece il capogruppo dela Lista Musumeci, Santi Formica – di fare andare al governo questo Pd. È stato proprio il Pd con Centorrino, nel governo del ribaltone e del tradimento, senza alcuna legge o approfondimento, a decidere di finanziare la Formazioen con Fondi europei, a differenza del passato, quando il Piano regionale dell’offerta formativa veniva finanziato dal bilancio regionale. In quel momento si è dato il via alla distruzione del settore. Da cinque anni siamo di fronte a un “non governo”. Siamo scesi da un finanziamento per il Fse da oltre due miliardi a 800 milioni. Adesso Crocetta si è fatto togliere tutto da Roma, pure la speranza. Dimostrando di non avere nemmeno la schiena dritta”.

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