Formazione, la protesta |"Governo senza idee" - Live Sicilia

Formazione, la protesta |”Governo senza idee”

La protesta dei lavoratori della formazione

Due sit in di protesta oggi a Palermo. I sindacati chiedono la riforma del comparto e un sistema di accreditamento degli enti più rigido: “Siamo al collasso, insoddisfatti da Crocetta e Scilabra”. E c'è chi non prende lo stipendio da 18 mesi

 

PALERMO – “Le dichiarazioni del presidente della Regione Rosario Crocetta e dell’assessore regionale alla formazione professionale, Nelli Scilabra, continuano ad essere molto frammentarie e indicative, ma non concrete. Pertanto, vista l’emergenza stipendi e l’impellente necessità di rifare una riforma del settore reale, noi scendiamo in piazza per rivendicare la nostra protesta”. Questa la motivazione, ribadita da Giovanni Migliore responsabile Formazione Cisl Scuola, durante il sit-in di questa mattina, indetto da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola. Una manifestazione, a cui hanno preso parte almeno un migliaio di persone, che si divisa in due sit in davanti all’assessorato regionale dell’Istruzione e Formazione di via Ausonia e a quello al Lavoro di via Trinacria.

I sindacati rivendicano la riforma e un sistema di accreditamento degli enti più rigido e collegato al mercato del lavoro denunciando “un sistema regionale della formazione professionale in Sicilia ormai al collasso”. “Le procedure amministrative – ha detto Migliore – sono ferme e in fortissimo ritardo e i lavoratori continuano a vivere in situazioni paradossali pur prestando regolare servizio e sono ridotti al limite dell’indigenza. Il settore va riformato, lo diciamo da tempo – ha precisato – e necessita di un sistema di accreditamento degli enti più rigido, per selezionare quelli che devono occuparsi di una formazione più consona e rispondente alle esigenze del mercato del lavoro siciliano. Il tutto – ha concluso – deve avvenire con la garanzia dei livelli occupazionali degli operatori del settore”.

I lavoratori della formazione professionale chiedono che sia avviato quel processo di finanziamento ormai arrestato da tempo che consentirebbe “la retribuzione di tutti i lavoratori di ogni filiera, Oif, formazione, sportelli”. Dopo l’incontro di ieri con il governatore Crocetta e l’assessore Scilabra, i sindacati si dicono ancora più insoddisfatti. L’umore dei lavoratori scesi in piazza stamattina è nero. “La situazione è tragica – dice Maria Bellicani, lavoratrice ai sportelli multifunzionali, – la formazione è allo sbando e l’amministrazione regionale dimostra di non avere le idee chiare perché i programmi che stabilisce non sono seguiti da azioni reali e concrete. In più noi siamo dei lavoratori che continuano a recarsi ogni giorno al lavoro nonostante non ci vengano erogate 9 mesi di mensilità di stipendio. Almeno ce lo dicano – aggiunge – che dobbiamo fare volontariato. Ho 60 anni e sono troppo giovane per andare in pensione e se mi licenziano sarò troppo vecchia per trovarmi un lavoro, perché la mia laurea non la potrò più sfruttare”.

“Ho una casa in bilico, devo pagare il mutuo, chi me lo paga Crocetta? – racconta esasperata Giovanna Motisi, una delle lavoratrici scese in piazza -. Siamo persone diplomate, laureate, dobbiamo rompere tutto come fanno gli altri per ottenere qualcosa?“.

Alla manifestazione era presente anche Michele Pagliaro, il neosegretario generale della Cgil Sicilia: “Anche su questa vertenza emerge una mancanza di idee del governo regionale, su un settore che va riqualificato al più presto per dare risposta agli operatori ma anche e soprattutto a migliaia di persone che attraverso un valido percorso di formazione potrebbero vedersi aprire le porte del mercato del lavoro. In una regione col più alto tasso di dispersione scolastica – sottolinea Pagliaro – un valido sistema di formazione può contribuire a dare un futuro a tante persone”. Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia, sigla che nei giorni scorsi ha promosso l’iniziativa delle cartoline alla presidente della Regione con l’Iban dei lavoratori e le cifre di cui sono creditori, la pone così: “Chiediamo risposte immediate all’emergenza salari – ha detto -. Ci sono lavoratori che attendono lo stipendio da 18 mesi e questo è inconcepibile. Alla Regione – sottolinea – sollecitiamo inoltre un serio progetto di riforma del sistema e per gli sportelli multifunzionali, allo scopo di dare sostegno ai servizi per il mercato del lavoro. Dopo le riuscitissime manifestazioni odierne – ha concluso – è chiaro che l’iniziativa di mobilitazione proseguirà fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati”.

 


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