Formazione, la protesta dei Cobas |Da lunedì sciopero a oltranza - Live Sicilia

Formazione, la protesta dei Cobas |Da lunedì sciopero a oltranza

"Chiediamo l'azzeramento di quanto fatto dal governo regionale finora", dice il coordinatore regionale dei Cobas Maurizio Galici.

Settore al collasso
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PALERMO – Sciopero a oltranza del personale degli enti di formazione aderente ai Cobas, a partire da lunedì prossimo. Gli autonomi chiedono al governo Crocetta garanzie occupazionali per i lavoratori, la dichiarazione di stato di crisi del settore, l’avvio di un incontro sugli ammortizzatori sociali, l’aumento delle risorse stanziate per i corsi di formazione finanziati dalla terza annualità dell’avviso 20, il reinserimento al lavoro dei 1.700 ex addetti agli sportelli multifunzionali e di circa 2000 dipendenti degli enti destinatari del progetto Prometeo. Sono circa 8 mila i lavoratori degli enti di formazione in Sicilia, alcuni dei quali senza paga e lavoro da mesi.

Chiediamo l’azzeramento di quanto fatto dal governo regionale finora – dice il coordinatore regionale dei Cobas Maurizio Galici -. Domani presenteremo la richiesta di stato di crisi del settore in Sicilia e di avvio della mobilità per il personale degli enti, che è stato licenziato o sospeso dal lavoro per consentire una riorganizzazione del sistema”. Sit in e presidi sono in programma l’8 settembre a Catania, mentre con un’assemblea in programma questo pomeriggio a Palermo il sindacato deciderà quali iniziative mettere in campo nel capoluogo siciliano.

“Tra formazione professionale e sportelli multifunzionali, in assenza di interventi, da ora alla fine di dicembre rischiano di perdere il lavoro almeno 4 mila persone”. A lanciare l’allarme sono la Cgil e la Flc siciliane che lunedì 8 settembre, alle 10, nella sede regionale del sindacato (via Bernabei 22) terranno una conferenza stampa per fare il punto della situazione e illustrare le loro proposte in merito. A incontrare i giornalisti saranno Michele Pagliaro, Monica Genovese, Giusto Scozzaro e Giovanni Lo Cicero.


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