Prosegue spedito l’iter che dovrebbe permettere ad altri 10 enti e associazioni di entrare nella partita, sempre più appetita, della formazione professionale. Così come riportato dall’edizione locale di Repubblica, Silvio Cuffaro, fratello dell’ex governatore Totò e vice-direttore dell’Agenzia regionale per l’impiego ha, infatti, firmato i decreti di spesa che consentiranno – grazie a bandi triennali da 230 milioni di euro – alle new entry di gestire gli sportelli multifunzionali fungendo da tramite tra la domanda e l’offerta di lavoro.
Il provvedimento si è, però, subito scontrato con la ferma contrarietà dei sindacati che, con una sola voce, hanno espresso i loro timori per la sorte dei dipendenti dei vecchi enti che rischiano il licenziamento. Cgil, Cisl e Uil, già in sit-in permanente davanti alla sede della presidenza della Regione, si sono anche detti pronti allo sciopero, qualora la situazione dovesse rimanere invariata. Disco rosso anche dal Pd che ha, invece, chiesto lo stop immediato del bando.
Secondo il segretario dei democratici siciliani Giuseppe Lupo “questi bandi vanno ritirati perché non si possono fare nuove assunzioni mettendo a rischio chi già lavora negli sportelli”. Su questo punto sono ancora i sindacati compatti ad attaccare: “I nuovi enti, grazie ai finanziamenti faranno assunzioni, conti alla mano almeno 80 posti, e così dipendenti storici rischiano di essere tagliati fuori”. Dal canto suo Cuffaro prova, però, a respingere al mittente le accuse, assicurando che “tutto si è svolto nella massima trasparenza” e che “verranno garantiti i posti di lavoro esistenti”.
Tra gli enti beneficiari del decreto di Silvio Cuffaro ne figurano alcuni più o meno vicini o sponsorizzati dalle varie forze politiche presenti all’Ars: dall’ennese “E-Laborando” ritenuta da molti vicina all’Mpa, “all’Accademia Palladium” secondo molti supportata dall’assessore regionale Luigi Gentile, dal “Club Alibi” di Palermo in quota Udc (area Cintola) al “Prosca” di Messina, sponsorizzata dall’ex segretario del Pd Francantonio Genovese.