Formazione, sit in a Roma FOTO | "L'incontro al Ministero non basta" - Live Sicilia

Formazione, sit in a Roma FOTO | “L’incontro al Ministero non basta”

I lavoratori siciliani ricevuti da un collaboratore del ministro. Ma non interrompono la protesta.

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PALERMO – Sono arrivati questa mattina davanti al Ministero del Lavoro in via Veneto a Roma e hanno, metaforicamente, piantato le tende. “Da qui non ci muoviamo fino a quando non abbiamo una data ufficiale del tavolo promesso dal ministro Luigi Di Maio lo scorso 13 luglio”, dicono. Sono una decina, più o meno, di ex lavoratori della Formazione professionale siciliana, una delegazione  di lavoratori della Usb, dei Cobas, dei Lavoratori Liberi ex Sportelli multifunzionali e degli Irriducibili della Formazione professionale in rappresentanza di circa otto mila persone rimaste in Sicilia col fiato sospeso.

Poche ore dopo l’inizio del sit in sono stati avvicinati da un dipendente del Ministero che li ha avvisati che sarebbero stati ricevuti da un collaboratore, “strettissimo”, del ministro. “Andremo per cortesia istituzionale – dicono – ma noi vogliamo incontrare Di Maio e non interromperemo la protesta fino a quando non ci sarà una convocazione ufficiale di istituzioni locali, sindacati e lavoratori. Vogliamo una data precisa”.

E infatti, i manifestanti hanno deciso di non interrompere la protesta nemmeno dopo l’incontro con un funzionario del Ministero del lavoro, assieme al presidente della Commissione Lavoro Nunzia Catalfo e al senatore M5s Fabrizio Trentacoste. “C’è stato comunicato – dicono – che il Ministero ha già preso in carico la vertenza di tutti i lavoratori provenienti dal comparto della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro. Hanno riferito di aver già individuato gli step propedeutici all’insediamento del tavolo di confronto istituzionale. Un primo step sarà utile per acquisire, attraverso i canali del ministero, i dati certi in termini di numero, utili alle soluzioni. Lo step immediatamente successivo sarà quello di insediare un tavolo tecnico tra i funzionari del ministero e degli assessorati regionali, per arrivare al terzo ed ultimo step che metterà a confronto le varie soluzioni con tutti gli attori coinvolti. Hanno assicurato che il tutto comporterà tempi brevi”. “Abbiamo esplicitamente richiesto una nota formale da parte del Ministero – spiegano i lavoratori siciliani – e il presidio e lo sciopero della fame continueranno fino a quando non sarà consegnata alle organizzazioni sindacali e associazioni aderenti al presidio”.

> Guarda le foto del sit in e del viaggio dei lavoratori

Dopo l’incontro di luglio con il ministro del M5s, seguito a un primo sit in in trasferta nella Capitale, e dopo l’apertura del presidente della Regione Nello Musumeci, che ha scritto per ben due volte a Di Maio chiedendo notizie del tavolo di confronto promesso, i lavoratori avevano sperato in una risoluzione della loro vertenza, quanto meno nella possibilità di delineare un percorso da seguire per uscire da quella che Musumeci ha definito “una crisi che, per dimensioni e carattere emergenziale trascende gli ambiti di intervento del governo regionale”. Ma ad oggi ancora nessuna convocazione è arrivata. Così, dopo una raccolta fondi tra colleghi e non, una delegazione di lavoratori si è ritrovata a Roma, dopo un lungo viaggio in treno e nonostante l’autorizzazione per il sit in riguardi soltanto oggi e domani non hanno intenzione di andare via prima di avere in tasca quella data. E alcuni di loro hanno anche cominciato un nuovo sciopero della fame.

Tocca adesso al ministro intervenire. E non solo, come prospettato inizialmente, con una soluzione che riguardi soltanto gli ex dipendenti degli sportelli multifunzionali, riqualificati per lavorare nei centri per l’impiego nei servizi per le politiche attive del lavoro, piano che già esiste: la soluzione richiesta dai lavoratori deve riguardare tutto il settore.

> Guarda le foto del sit in e del viaggio dei lavoratori


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