Valutazioni e trasparenza| "Abbiamo forti dubbi" - Live Sicilia

Valutazioni e trasparenza| “Abbiamo forti dubbi”

Gli studenti dell’Unione Giovani Professionisti Italiani di Catania manifestano perplessità per i procedimenti di valutazione attuate dalle commissioni di esame a causa dell’abolizione della prova scritta. Vagliasindi (U.Gi.P.I): “È alto il rischio di escludere in partenza neolaureati meritevoli che non beneficiano di un contatto diretto con un docente universitario". Il Rettore invia una mail a tutti i docenti

Concorsi per 35 dottorati di ricerca
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Vagliasindi dell'Unione Professionisti Italiani sui colloqui per i dottorati di ricercaCATANIA – “Esortiamo i membri della commissione di valutazione del concorso sui dottorati ad effettuare le selezioni con etica e trasparenza, affinchè venga realmente premiata la meritocrazia all’interno dell’Ateneo”. È l’esortazione di Ettore Vagliasindi, vicepresidente nazionale di “Unione Giovani Professionisti Italiani”, l’associazione che coinvolge giovani etnei e non alla valorizzazione del merito e del ricambio generazionale. In questi giorni, fra i dipartimenti di Catania, si stanno difatti effettuando i colloqui per i 35 dottorati di ricerca, inclusi quelli internazionali, messi a bando dall’università. In media, 4 borse di studio per ogni dottorato e un centinaio di potenziali dottorandi. Ciò che, però, attanaglia i giovani di U.Gi.P.I. non sono tanto i numeri, ma il procedimento di valutazione adottato da un paio di anni a questa parte dagli atenei.

“Da un biennio – spiega Vagliasindi a LiveSicilia Catania – è stata abolita la prova scritta e, nel contempo, sono stati introdotti nuovi parametri di valutazione: il progetto di ricerca, la lettera di presentazione da parte del docente universitario e la lista di eventuali titoli e pubblicazioni”.

Il concorso risulta, dunque, aperto a tutti gli studenti che hanno conseguito una laurea di vecchio o nuovo ordinamento ma, elemento fondamentale, muniti di elaborati di ricerca accompagnati da almeno una lettera di presentazione da parte di un docente universitario.

“Ci chiediamo – continua Vagliasindi – che titoli possono possedere i neolaureati in un periodo in cui gli stessi ordinari sono avari di ricerca e di opere scientifiche? E quante possibilità può avere uno studente di accedere ad un dottorato se non risulta a stretto contatto con un docente che elabori almeno una lettera di presentazione a suo favore? E poi, con tutta la buona volontà e l’intelligenza dei candidati, appare quasi scontato che tali elaborati verranno consultati anticipatamente dal professore della disciplina in oggetto se necessitano, a monte, di una lettera di presentazione del medesimo docente. Quindi, la commissione si troverà ad esaminare progetti di ricerca che già conosce senza l’analisi imparziale ed oggettivamente equilibrata di specialisti esterni”.

“La conseguenza di questa procedura nazionale – conclude – è il malcontento di molti neolaureati. Ragion per cui ci auguriamo che, tra le priorità del futuro rettore dell’ateneo catanese, ci sia quella di impegnarsi per una modifica del regolamento in grado di offrire una valida opportunità agli studenti meritevoli, evitando situazioni imbarazzanti”.

Aggiornamento h 15:00: LiveSicilia Catania ha contattato l’Università di Catania in merito ai dubbi manifestati dagli studenti dell’Unione Giovani Professionisti Italiani sulla trasparenza del concorso per i dottorati di Ricerca. Dall’ufficio stampa è stato sottolineato come il Magnifico Rettore abbia accolto positivamente l’interesse mostrato dagli studenti e dagli organi di stampa, ritenendo opportuno inviare una mail a tutti i docenti dell’ateneo invitandoli, in sede di valutazione, alla massima attenzione affinchè siano rispettate appieno i canoni di trasparenza e regolarità.

 

 


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