Forza Italia, è guerra nel partito |Scontro tra Romano e Gibiino - Live Sicilia

Forza Italia, è guerra nel partito |Scontro tra Romano e Gibiino

Alberghi e Comuni differenti ma entrambi sotto il vulcano. La disputa tra l'area Fitto e i leali a Berlusconi a Catania. GUARDA IL VIDEO

CATANIA – È guerra aperta dentro la Forza Italia siciliana. L’area Fitto marcia pubblicamente contro il fronte leale all’ex presidente del Consiglio. Tradotto secondo il manuale degli equilibri regionali, si tratta della disputa tra Saverio Romano, membro del comitato di presidenza del partito azzurro, e il senatore Vincenzo Gibiino, forzista della prima ora, ma soprattutto coordinatore dei berluscones di Sicilia. Il campo di battaglia è Catania. Due sono infatti gli eventi organizzati, praticamente in contemporanea, alle falde dell’Etna. In corso ce ne sarebbe un terzo, ma a Trapani. Ed è solo questo, infatti, che lo stesso Gibiino cita in una nota inviata stamani ai giornali.

Non si tratta, tuttavia, di scambi di vedute sul panorama. In palio c’è la conquista della segreteria regionale di Forza Italia. Una guerra combattuta a salve. Almeno per ora. La tappa obbligata è quella del 30 novembre, giorno di chiusura della campagna per il tesseramento. Il 15 dicembre sia andrà poi alla conta, con l’inizio delle fasi assembleari. Intanto, la disputa è sul metodo di gestione del partito. “Forza Italia deve andare oltre la nicchia – riferisce Romano – e per farlo deve dialogare anche con le altre forze del centrodestra. Non siamo quindi contro qualcuno. Ma per qualcosa”. Detto, fatto. In prima fila all’Excelsior di Catania, tra i grandi ascoltatori c’è Antonio Scavone, senatore del Gal e lombardiano di antico lignaggio. Con lui anche il collega a Palazzo Madama Giuseppe Compagnone. “Non ho nulla contro Gibiino, ci siamo sentiti sia ieri che oggi – spiega ancora Romano – quanto ho avuto da contestargli è già pubblico”.

Tra un “amico” e l’altro, il leader dell’ex Pid schiva a suo modo la rappresentazione di una guerra in atto tra correnti: “Il partito di oggi non è quello di vent’anni fa. Per aderirvi, ho sciolto la mia formazione. Mi sento quindi un socio fondatore”. I toni sono quelli della legittimazione interna: “Se qualcuno immagina – continua Romano – che questa sia una corrente, sbaglia. Ci sono tanti amici che si riconoscono nel percorso fatto assieme e stanno dentro Forza Italia facendo far valere i propri valori e la propria capacità di programmazione”.

L’altra Forza Italia è tutta a Viagrande, precisamente a Villa Itria, capitanata da Enzo Gibiino. “Nessun attrito con Saverio Romano, nessuno strappo, Forza Italia in Sicilia è e rimarrà unita. Con Saverio c’è stata solo un’incomprensione già superata sul ruolo dei neo coordinatori, che dovranno condurre i territori alla fase assembleare, dove gli iscritti al partito avranno modo di esprimersi nella massima libertà e democrazia”.

La prima uscita pubblica del nuovo coordinamento provinciale. Una tavola che rappresenta al millesimo il peso, anche elettorale, delle componenti interne al partito. Ed proprio a loro che il senatore azzurro si rivolge prima d’iniziare i lavori: “Nei prossimi mesi – fa sapere – avranno l’importante compito di sovrintendere alla fase assembleare nella provincia di Catania. In tutta la Sicilia lavoreremo per portare a noi le donne e gli uomini migliori, selezionando la classe dirigente del futuro, e tutta l’energia necessaria per rilanciare il nostro territorio. Tutti insieme – conclude – per voltare pagina”.

 

 


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