Forza Italia torna a crederci |"Pronti anche al voto anticipato" - Live Sicilia

Forza Italia torna a crederci |”Pronti anche al voto anticipato”

I berlusconiani ancora senza un piano definito per le amministrative di Palermo. Ma per le Regionali i papabili già si preparano.

VIAGGIO NEI PARTITI
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PALERMO – Forza Italia aspetta. Come gli altri partiti, anche i berlusconiani restano alla finestra in attesa di conoscere l’esito del referendum. Che vede i forzisti schierati in modo compatto per il No. All’indomani del voto, occorrerà mettere mano a tutti i principali dossier. A partire dal voto su Palermo, dove ancora il centrodestra sembra in alto mare. Una cosa è certa, la coalizione che sembrava a pezzi nei primi anni di questa legislatura, confinata a un ruolo marginale sullo scenario politico siciliano, oggi è attraversata da un certo ottimismo, anche in vista delle prossime regionali.

“Dobbiamo capire cosa succede giorno 6 alla riapertura delle camere”, si limita a dire Gianfranco Miccichè. Che solo un mesetto fa aveva portato in trionfo a Palermo Stefano Parisi, accogliendolo con una sala gremita come il futuro del centrodestra. Salvo poi prendere atto delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi che hanno segato le gambe allo stesso Parisi. Almeno per il momento. Visto che oggi, dice Miccichè, “tutto può succedere” nel campo dei moderati.

La prima pratica all’ordine del giorno sarà quella delle elezioni palermitane. Fin qui oltre ai nomi di Francesco Scoma e dell’avvocato Francesco Greco, è anche circolata l’ipotesi di una clamorosa convergenza del centrodestra palermitano su Fabrizio Ferrandelli, a oggi unico sfidante in campo contro Leoluca Orlando. “Mi sembra che ci sia un po’ incertezza su Palermo – commenta il deputato regionale Giuseppe Milazzo -. Credo che il centrodestra possa avere un proprio candidato vincente, ancora non c’è niente di deciso”. Di sicuro, i guai in casa 5 Stelle, con lo scandalo delle firme che ha di fatto paralizzato le procedure per scegliere un candidato, fanno sperare il centrodestra di avere qualche chance in più.

Ma il voto per il Comune di Palermo, in programma la prossima primavera, potrebbe non essere l’unico in arrivo. Tra i possibili scenari post-referendum, infatti, ci sono anche le elezioni politiche anticipate. E a quel punto, la possibilità che anche per l’Ars si voti in anticipo, agganciando Regionali e Politiche non è da escludere. “C’è l’enigma Crocetta. Bisognerà capire cosa vorrà fare il presidente, ma certo le elezioni nazionali potrebbero trascinare quelle regionali”, dice Marco Falcone, capogruppo dei berlusconiani all’Ars. L’ipotesi di un voto anticipato non sembra preoccupare i forzisti: “Noi una rosa di candidati l’abbiamo: Pogliese, Musumeci, Prestigiacomo. Mi sembra che stiamo meglio di altri”, commenta Falcone. E Milazzo concorda: “Forse è più facile trovare il candidato alla presidenza della Regione che a sindaco”.

Di certo, nessuno pensa più a riabbracciare gli ex compagni di partito di Ncd. Gli alfaniani, ormai nell’orbita di Renzi, sono un capitolo chiuso in casa Forza Italia: “Noi siamo un centrodestra alternativo alla sinistra, siamo contro il sì al referendum, altri sono consociativi. Piuttosto, vogliamo intercettare gli elettori di Ncd che vogliono stare con noi”, dice Falcone. Per il quale ogni ipotesi di grande inciucio neocentrista è da escludere: “Ci sarà probabilmente un confronto in Parlamento sulla legge elettorale, con tutte le forze politiche, ma non pastrocchi o marmellate”. Sarà così? Bisogna aspettare il 6 dicembre, dice Miccichè.

 


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