Foss, sindacati sul piede di guerra dopo le dimissioni del presidente

Foss, sindacati sul piede di guerra dopo le dimissioni del presidente

La nota durissima e la convocazione

PALERMO- No, il clima alla Foss (Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana) non può definirsi idilliaco. Le dimissioni del presidente Gaetano Cuccio svelano un retroscena di malumori, perfettamente intellegibile. Lo stesso presidente aveva dichiarato: “Dopo mesi di duro lavoro e di un incarico portato avanti senza nessuna remunerazione, solo per amore dell’arte, non ci sono più le premesse per continuare. Mi dispiace, amo l’arte, ma vado via sereno, ringraziando chi mi ha nominato. Un abbraccio ai lavoratori e al pubblico”. Non proprio un commiato sereno.

La nota dei sindacati

Una nota dei sindacati è destinata ad approfondire il malessere. “La notizia delle dimissioni del presidente del cda della Foss Gaetano Cuccio ci preoccupa molto ma non ci stupisce, visto il clima che si respirava negli ultimi tempi. Non vorremmo sia il preludio per tornare ai momenti bui del commissariamento. Invitiamo gli organismi competenti del governo siciliano ad adoperarsi perché questo non avvenga e le istituzioni intervengano per garantire stabilità gestionale a una fondazione che è già stata dilaniata nell’ultimo biennio”. Così dichiarano in una nota unitaria i segretari territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Fabio Maggio, Michele De Luca, Giuseppe Tumminia e  Antonio Barbagallo.  

“Disastri enormi”

“Dopo due anni di commissariamento della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, gestione che ha creato disastri enormi – aggiungono i segretari di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials – a marzo di quest’anno il governo regionale ha nominato un consiglio di amministrazione che da subito si è messo all’opera per garantire una gestione ordinaria, fino alla nomina nel mese di giugno del sovrintendente. Abbiamo come organizzazioni sindacali da subito avviato il confronto con la nuova governance, per cercare di risolvere diversi problemi annosi che attanagliano la fondazione. Uno su tutti quello del precariato storico, che rischia di lasciare la Foss senza la metà dei professori d’orchestra”.

L’audizione all’Ars

“Proseguiamo il cammino intrapreso con l’ottimismo che ci deriva dal rinnovato affetto che abbiamo riscontrato nel pubblico”, questo il commento del sovrintendente Andrea Peria Giaconia dopo le dimissioni di Cuccio. In tempo reale anche la nota di Fabrizio Ferrara, presidente della Commissione Cultura dell’Ars: “Da mesi registriamo segnali di preoccupazione di lavoratori e sindacati relativamente alla programmazione ed al futuro della Fondazione stessa. La notizia di oggi delle dimissioni del Presidente del cda, a pochi mesi dall’insediamento, impone di monitorare attentamente la vicenda Foss. Per questa ragione ho dato indicazione di convocare in V Commissione la governance della Foss per un’apposita seduta”.


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