Ninni Bruschetta
Nato a Messina il 6 gennaio 1962. Debutta come regista teatrale nel 1983. Da allora firma più di 30 regie, dai classici (Giulio Cesare, Antonio e Cleopatra, Medea) agli autori italiani del ‘900 (Betti, Joppolo, Brancati, Rosso di San Secondo), fino ad approdare al teatro civile (Il mio nome è caino, Il funerale del poeta, L’istruttoria, Lavori in corso).
La sua esperienza istituzionale inizia a soli 34 anni, con la direzione per tre anni del Teatro di Messina. Si occupa di formazione dirigendo il Centro Mobilità delle Arti di Noto, nonché numerosi laboratori per il Teatro di Roma, lo Stabile dell’Umbria, la Provincia di Macerata, lo Stabile di Ancona e varie altre realtà. Guida, da quasi vent’anni, la compagnia Nutrimenti Terrestri.
Attualmente è direttore artistico della neonata Fondazione Teatro di Pace del Mela (ME), al secondo anno di attività. Per il cinema ha scritto diverse sceneggiature, ha interpretato più di quaranta film ed è stato protagonista di numerose fiction televisive.
Renato Patrizio Costa
54 anni, medico specialista in Medicina Interna e in Medicina Nucleare. Attualmente responsabile della Medicina Nucleare del Policlinico universitario di Palermo. Segretario Regionale della CGIL-FP-Medici Sicilia. È stato consulente dell’Assessore regionale alla Salute durante il II governo Capodicasa. Ha collaborato alla stesura di varie pubblicazioni sulle criticità del sistema sanitario nazionale e regionale con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose.
Letteria (Lia) Grazia Fassari
Nata a Catania il 30 giugno del 1965. Ricercatrice e Professore aggregato di Sociologia degli apprendimenti professionali e Sociologia della cultura presso Facoltà di Scienze politiche, Sociologia Comunicazione Sapienza, Università di Roma.
Membro del Collegio docenti del dottorato in Sistemi sociali, organizzazione e analisi delle politiche pubbliche (Ssoapp). Referente del corso di laurea magistrale in Politiche Sociali. Referente Erasmus per l’Universidad de Cadiz (Spagna) e per l’Université des sciences et technologies de Lille (Francia).
Le aree di studio e di ricerca applicata riguardano: le influenze sociali e culturali della trasformazioni sociali nei diversi campi della formazione e dell’educazione; l’analisi delle politiche pubbliche nei campi dell’accesso al Lavoro e dell’Alta Formazione; il cambiamento delle identità professionali nei contesti istituzionali e organizzativi; la tematica di Genere nella costruzione dei progetti professionali delle donne.
Più recentemente, è impegnata nello studio delle interazioni tra saperi sociali e innovazione nelle metropoli e nelle città globali. É autrice di monografie, saggi e articoli nelle aree indagate. É membro dell’Advisory Board della Rivista scientifica “Scuola Democratica, learning for democracy”
Adriana Laudani
Laureata in Giurisprudenza a Catania dove vive. È avvocato patrocinante in Cassazione. Quale avvocato di parte civile ha assunto la difesa delle vittime della mafia e delle loro famiglie nei principali processi celebrati in Sicilia: dal primo maxi processo di Palermo, per la famiglia del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, al processo per l’omicidio del giudice Chinnici, al processo per l’uccisione del giornalista Giuseppe Fava, a quello per l’omicidio del dott. Filippo Basile.
Ha partecipato e partecipa attivamente al movimento di lotta contro la mafia. Ha collaborato, negli anni ‘80 e ‘90 con i magistrati della Procura e del Tribunale di Palermo, protagonisti delle principali indagini: dal Presidente Rocco Chinnici al Giudice Giovanni Falcone.
Iscritta al Pci dal 1974, diviene componente della segreteria regionale nel 1981, a seguito dell’elezione a Segretario regionale di Pio La Torre. Consigliere comunale di Catania, dal 1974 al 1979, parlamentare regionale dal 1975 al 1991 per tre legislature, con il ruolo di vice presidente del gruppo parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana. Nel 1991 è eletta Segretaria della Federazione Provinciale del PDS di Catania, ruolo che riveste sino al 1995. Iscritta al PDS prima, ai DS e al PD, è stata componente del Consiglio e della Direzione nazionale del partito, nonché presidente della Direzione Regionale dei DS, componente della direzione regionale e della direzione provinciale di Catania.
Dal 1993 ha ripreso a svolgere l’attività professionale. É consulente amministrativa di numerose Amministrazioni pubbliche nazionali e locali, specialista nelle materie della trasparenza amministrativa, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti dei cittadini nei rapporti con la P.A., della difesa ambientale e delle aree protette. Insegna, presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania, Teoria e tecniche della Comunicazione pubblica.
Luca Nivarra
Nato a Como l’8 settembre 1958, vive a Palermo dal 1970. Ordinario dal 1996, insegna Diritto civile presso la Facoltà giuridica di Palermo, dopo avere insegnato Istituzioni di Diritto privato presso la Facoltà giuridica di Cagliari negli anni accademici 1996-1997. All’interno dell’Università ha ricoperto varie cariche istituzionali (è stato, tra l’altro, Direttore del Dipartimento di Diritto privato generale nel triennio 2003 – 2005 e consigliere d’amministrazione dal 1999 al 2005).
In ambito extrauniversitario ha rivestito la carica di consigliere d’amministrazione del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia dal 2002 e 2005 e, dal 2007, è Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. È stato consulente giuridico dell’Autorità di vigilanza per i lavori pubblici e componente della consulta giuridica della CGIL. Attualmente è membro del Comitato di Garanzia della Federazione della Sinistra ed è tra i primi firmatari del “Manifesto per un nuovo soggetto politico” dal quale ha preso vita l’esperienza di A.L.B.A.
La sua attività scientifica, che ha investito temi classici del diritto civile, il diritto della concorrenza e della proprietà intellettuale, si è, da ultimo, allargata ad una riflessione sui beni comuni tradottasi nella pubblicazione di diversi scritti in argomento, nei quali riprende e approfondisce l’esperienza maturata quale membro della “Commissione Rodotà” che, nel 2008, aveva licenziato un disegno di legge delega per la riforma della disciplina codicistica dei beni pubblici ove, per la prima volta, veniva accolta la categoria giuridica dei beni comuni.
Collegato all’impegno di studioso è quello di militante politico: insieme ai giuristi del “Comitato Rodotà” ha esteso i quesiti oggetto del referendum che ha portato all’abrogazione del “decreto Ronchi”; inoltre ha contribuito alla redazione del disegno di legge di iniziativa popolare in materia di servizio idrico integrato. Presentato all’ARS. Collabora regolarmente a “Il Manifesto” ed è avvocato cassazionista.