ACI SANT’ANTONIO – Sono stati interrogati parenti e amici di Giuseppe Riccioli, l’uomo di 32 anni ucciso a pistolettate due sere fa davanti il cancello di casa ad Aci Sant’Antonio. Le indagini non escludono nè la pista personale – ipotizzando una vendetta privata – nè quella criminale, anche se l’uomo non aveva forti legami con la criminalità organizzata ma solo un precedente per reati contro il patrimonio. Alcune risposte arriveranno dall’autopsia: il suo corpo, colpito da sei spari in testa, al collo e al torace, si trova nell’obitorio dell’ospedale Garibaldi. Con tutta probabilità i sicari erano a bordo di una motocicletta, che si è allontanata da via Tropea 71 subito dopo l’omicidio. Tra le telecamere di sorveglianza, che si trovano sui muri di alcune villette private, alcune sono specifiche per la ripresa notturna delle immagini: il buio, perciò, non impedisce l’analisi dei fotogrammi da parte degli investigatori.