Fucilate contro una macchina allo Zen: escalation di violenza

Fucilate contro una macchina allo Zen: escalation di violenza

Terzo episodio in poche ore

PALERMO – Dopo l’accoltellamento e il colpo di pistola sparato contro la serranda di un’abitazione c’è un terzo episodio inquietante allo Zen.

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 10 marzo, sono stati esplosi diversi colpi di fucile contro una macchina, una Fiat 600, parcheggiata in via Ludovico Bianchini. I colpi hanno mandato in frantumi il finestrino lato passeggero.

L’auto è intestata ad una donna di 65 anni incensurata, come il marito. La coppia non ha figli. Impossibile non ipotizzare un collegamento con gli altri episodi. Sui primi lavorano gli agenti alla squadra mobile, del nuovo si occupano i carabinieri della compagnia di San Lorenzo.

Gli episodi precedenti

Ad aprire la sequenza l’arrivo a Villa Sofia di un pregiudicato ferito con una serie di coltellate. Si trova tuttora ricoverato al Trauma center ed è in pericolo di vita. Poi il colpo di pistola contro la tapparella di una casa in via Costante Girardengo, la strada dove abita il ferito. Infine le fucilate.

Che succede allo Zen? Potrebbe trattarsi di una questione familiare degenerata oppure c’è un collegamento con loschi traffici? Una cosa è certa ed è l’escalation che potrebbe essere coincisa con una mancanza di controllo del territorio.

I carabinieri, con il blitz che ha portato in carcere nelle scorse settimane 181 persone, hanno colpito anche la famiglia mafiosa del quartiere periferico palermitano.

È altrettanto vero, però, che anche nel periodo senza vuoto di potere sia accaduto che le faccende venissero regolate con il piombo.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI