Palermo, i funerali di Aurora Maniscalco: hostess morta a Vienna

Palermo, l’ultimo saluto ad Aurora: “Qui il lavoro è schiavitù”

Dura omelia del sacerdote che ha celebrato le esequie dell'hostess
LA MORTE A VIENNA
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PALERMO – Sono stati celebrati i funerali di Aurora Maniscalco, la giovane hostess morta a Vienna dopo essere caduta dal terzo piano dell’appartamento dove abitava con il fidanzato. L’ultimo saluto è stato celebrato nella chiesa Maria Santissima Consolatrice nel quartiere Pallavicino, a Palermo.

Assente il fidanzato di Aurora

Il fidanzato non era presente ai funerali. Elio Bargione è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di istigazione al suicidio come atto dovuto per consentire al giovane di nominare i consulenti di parte che hanno preso parte all’autopsia.

L’autopsia non ha chiarito del tutto le cause della morte. “L’inscrizione nel registro degli indagati, come abbiamo detto subito, è un atto dovuto – dice l’avvocato Alberto Raffadale -. Pertanto con molta serenità i genitori aspettano la verità qualunque essa sia”.

“A Palermo il lavoro è schiavitù”

Molto dure le parole del sacerdote che ha celebrato la messa. “A Palermo si lavora e si viene schiavizzati – ha detto il prete durante l’omelia -. Diciamo chiaramente che i nostri giovani sono costretti a lasciare questa città per costruirsi un futuro”.


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