Funerali di Monreale, rabbia e indignazione: "Erano la luce del sole"

I funerali di Monreale, rabbia e indignazione: “Erano la luce del sole”

VIDEO. Le parole dei parenti. E del sindaco
IN CATTEDRALE
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MONREALE (PALERMO) – C’è dolore e indignazione nelle parole dei parenti delle vittime. Salgono sull’altare della cattedrale per ricordare i propri cari, ringraziare la comunità monrealese ma anche per chiedere giustizia e più sicurezza.

Il primo a prendere la parola è il sindaco Alberto Arcidiacono: “Vanno via sempre i migliori, loro erano di più. Forse erano angeli in questa vita se in questo momento di ombre saranno loro a indicarci le strada per superare questo momento. Monreale non è in ginocchio per paura ma per commemorare questi ragazzi e il coraggio che hanno avuto. Non sono stati ammazzati, si sono sacrificati perché quella sera poteva andare molto peggio. Grazie a loro avremo nuovamente la possibilità di tornare a respirare libertà”.

“Mi rivolgo ai giovani – dice la cognata di Andrea Miceli –, pensiamo all’importanza della vita. Se vi stanno rubando qualcosa scappate. Alle Istituzioni dico che non è possibile che non c’era una sola pattuglia quella notte in strada”.

“Erano la luce del sole. Massimo era bello come il sole – dice la mamma di Massimo Pirozzo -. Buono e felice della sua vita. Grazie per tutto quello che mi avete dato”.

“Ma come si può perdonare? Aveva progetti con me, mio fratello la fidanzata Noemi – dice il fratello di Massimo Pirozzo -. Non abbiamo sentito la vicinanza di chi ci comanda dall’alto. Come se questo fosse normale. Tutto normale. Non ho fiducia nello Stato che sarà fatta giustizia, non so come andremo avanti”.


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