Furlan si appella alla Fiat | "Si ricordi di Termini Imerese" - Live Sicilia

Furlan si appella alla Fiat | “Si ricordi di Termini Imerese”

Mimmo Milazzo, segretario generale Cisl Sicilia, e Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl

"L'azienda è diventata una impresa mondiale competitiva grazie agli accordi sul modello contrattuale realizzati proprio in Italia". Dalla Cisl un piano in cinque punti per lo sviluppo della Sicilia. 

il segretario della cisl a palermo
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PALERMO – Comincia senza intoppi la conferenza programmatica e organizzativa della Cisl regionale nonostante la bomba d’acqua che ha travolto ancora una volta la città di Palermo. All’assise quadriennale, al San Paolo Palace di via Messina Marine, oltre ai 400 delegati Cisl arrivati da ogni parte della Sicilia, c’era anche Rosanna Laplaca, segretaria organizzativa della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, segretario generale Cisl Sicilia, il professore Pietro Busetta e Giorgio Tessitore, segretario regionale Cisl Sicilia. Ad aprire la giornata è Annamaria Furlan, il segretario generale della Cisl, che prima di recarsi presso la Sala Congressi si intrattiene a parlare con i giornalisti.

Tra le tematiche affrontate, la situazione attuale della Sicilia e di tutto il Mezzogiorno, e inparticolare le gravi carenze a livello infrastrutturale, la legge di stabilità appena varata dal Governo, con uno zoom attento su flessibilità in uscita e occupazione giovanile, e il caso della Fiat di Termini Imerese. “La Cisl lancerà un appello e farà proposte al Governo affinchè il tema del Mezzogiorno non sia uno sport momentaneo, ma un impegno reale – ha detto Annamaria Furlan -. Investimenti sulle infrastrutture, ma anche in ricerca e formazione, innovazioni con supporti fiscali importanti a favore delle imprese che assumono sono le questioni che metteremo sul tavolo”. Un occhio di riguardo anche al mancato utilizzo da parte della Sicilia, oltre a Campania e Calabria, dei fondi europei 2007-2013. Secondo i dati emersi a Bruxelles, la Regione Siciliana ha consumato solo il 66 per cento dei soldi del programma regionale. “Ogni anno le regioni del sud non spendono le risorse che hanno a disposizione dall’Europa, una cosa che queste terre non possono permettersi. Va recuperata la capacità delle pubbliche amministrazioni, anche quelle locali. C’è bisogno di una forte cabina di regia a livello nazionale, ma anche a livello regionale”, ha aggiunto il segretario generale.

Non poteva mancare un commento sulle carenze infrastrutturali siciliane, con particolare riferimento al crollo, avvenuto nell’aprile scorso, del viadotto della Palermo-Catania, seguito dalla frana di Letojanni che pochi giorni fa ha messo fuori gioco anche l’autostrada A18. “Una cosa vergognosa, soprattutto per l’economia siciliana – è il pensiero di Furlan -. Da Salerno in poi abbiamo linee ferroviarie borboniche, crollano i ponti ed è evidente che ci vorrebbero grandi investimenti per questa parte del paese, con un occhio sempre vigile alla legalità. In questo paese ci sono continue infiltrazioni di mafia, camorra e ‘ndrangheta nei grandi appalti pubblici”. Un riferimento chiaro non solo alle regioni del Sud, ma anche agli scandali di questi ultimi giorni, che vedono l’arresto del numero due della regione Lombardia Mario Mantovani, accusato di aver truccato gli appalti sui malati dializzati, e l’arresto di due imprenditori e un funzionario del Comune di Roma per aver truccato la prima gara d’appalto del Giubileo.

Nel frattempo è stata approvata la manovra finanziaria dal Cdm, testo che ora dovrà passare dal Parlamento e da Bruxelles. Tra i punti, anche il part time per gli over 63. “La misura è positiva ma abbiamo bisogno di una flessibilità che riguardi tutti i lavoratori. Ci sono state tante proposte, il Governo ha frenato, poi ha rilanciato ma ora pare che freni nuovamente – ha aggiunto il segretario generale -. Il tema della previdenza è un tema serio. In questo paese teniamo i 65 enni e 66enni inchiodati sul posto di lavoro mentre le imprese chiedono un ricambio generazionale. L’innovazione si fa meglio con i giovani, che attualmente sono tenuti fuori dal mercato”. Non è mancato, infine, un commento sull’attuale situazione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese: “Termini è un opportunità per il paese e deve trovare un suo percorso di risposta soprattutto in investimenti e garanzia occupazionale. Un appello alla Fiat perché si ricordi di Termini e riveda la sua posizione. Se si vuole rilanciare sviluppo e occupazione la parola tardi non esiste, esiste la parola facciamolo”.

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