SIRACUSA – Non è una resa ai ladri di rame, ma di sicuro è una contromossa obbligata perché, come dice il direttore regionale Anas, Eutimio Mucilli, “non è che quando si progetta un lavoro si dovrebbe pensare a prevenire i furti”. Ma tant’è. E così stamattina dal prefetto di Siracusa Armando Gradone i vertici Anas hanno illustrato il progetto per risolvere definitivamente il problema dei furti di rame sull’autostrada Siracusa-Catania, che costringono al buio a turno le 12 gallerie esistenti sul percorso, con ricadute pesantissime sulla sicurezza stradale: verranno modificati tutti gli impianti. Sarà utilizzato alluminio anziché rame. E tutto sarà rigorosamente cementificato. Il lavoro costerà 4milioni di euro e il progetto è in fase di realizzazione: fa parte di un Accordo quadro che porterà all’aggiudicazione dell’appalto nei primi mesi del 2017. È quanto i vertici Anas hanno spiegato stamattina nel corso di una riunione convocata dal prefetto di Siracusa, Gradone, per quella che aveva definito “una urgente valutazione delle perduranti criticità del sistema di illuminazione delle gallerie e connessi impianti tecnologici dell’autostrada Catania-Siracusa”. Alla riunione erano presenti, oltre al direttore regionale Anas, Mucilli, anche il dirigente Area tecnica Anas esercizio per Catania, Domenico Renda, i rappresentanti della Polstrada Sicilia Orientale e delle sezioni Siracusa e Catania e dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco delle due città. Già singolare la convocazione: segno di una situazione critica con ricadute gravi sulla sicurezza, che in questo momento (dopo l’ultimo furto di rame datato 20 ottobre) vede al buio 4 gallerie (due coppie). Si tratta della San Fratello e della Cozzo Battaglia, in entrambe le direzioni di marcia. “Questa emergenza sarà risolta entro le prossime tre settimane”, parola del direttore regionale Anas Mucilli. Che nel dettaglio ha spiegato: “Sarà riattivata prima la San Fratello, che ha due cabine e tempi diversi di carico. Subito dopo la Cozzo Battaglia che ha una cabina”. Ma la singolarità della riunione di oggi è che Anas non si è fermata a questo, ma ha descritto le prossime attività che dovranno risolvere definitivamente il problema che si trascina dal 2009. Saranno modificati tutti gli impianti danneggiati dai continui furti di rame. “Stiamo lavorando al progetto di ripristino generale degli impianti di cui le gallerie erano dotate ma la cui funzionalità è pregiudicata da questi eventi delittuosi di furto”, ha detto il direttore regionale Anas. “Faremo ricorso – ha spiegato – a altri elementi, anziché al rame, che possano essere efficaci ai fini di deterrenza. Ci sono materiali che possono essere utilizzati, vedi l’alluminio, che ha un valore inferiore”. Il progetto sarà concluso entro la fine dell’anno: Anas lo ha avviato e contemporaneamente ha fatto partire le lettere d’invito per l’aggiudicazione di un Accordo quadro (che tra gli interventi, oltre alla Siracusa-Catania, prevede quelli sulla tangenziale di Catania). “Prevediamo – ha aggiunto Mucilli – che la gara d’appalto verrà aggiudicata nei primi mesi dell’anno prossimo”. Il costo è di 4 milioni di euro. “I danni fatti sono notevolissimi – conclude il direttore regionale Anas – si tratta di impianti realizzati con tecnologia di ultima generazione, messi in crisi dai furti”.
Verranno modificati tutti gli impianti. Sarà utilizzato alluminio.
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