“E’ vero che il Tg1 si è occupato del caso Sicilia, una delle regioni più importanti del Paese e delle accuse di mafia al presidente Lombardo. Ma nei servizi del Tg1 a chiedere le dimissioni del presidente della Regione sono stati Rita Borsellino, Enzo Bianco, Ignazio Marino e un lungo elenco di esponenti locali del Pd”, lo ha detto il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri.
“Lo stesso Walter Veltroni – prosegue Gasparri – è su questa posizione. Lombardo, dunque, sfugge il problema politico di una parte dei suoi alleati che ne chiede le dimissioni sostanziando la gravità delle accuse giudiziarie a lui rivolte. Quanto al Tg1, mi sembra strano l’atteggiamento di chi si lamenta quando si eluderebbero le notizie sui presunti rapporti fra mafia e politica, salvo gridare allo scandalo quando le notizie coinvolgono la propria parte”.
“La sua verità, Lombardo, non può anticiparla al popolo e, oltretutto, in una sede impropria: soltanto la magistratura è abilitata alle verifiche”. Lo dice il capogruppo, del Pdl all’Ars Innocenzo Leontini. “Il presidente della regione ha detto in pubblico cose che, – aggiunge – dovrebbe dire soltanto ai magistrati”. “Si difende in anticipo? – osserva – Allora, dà ragione a chi lo condanna prima: le regole di qualunque gioco si rispettano sempre”.
“Lombardo non è assolutamente in grado di mantenere la carica di presidente della Regione Sicilia, ne eravamo convinti prima e ne siamo ancora più convinti adesso. Si dimetta subito”. Lo afferma il senatore Fabio Giambrone, coordinatore regionale di Italia dei Valori. “A delegittimare il governatore – aggiunge – ci sono sia ragioni legate alla inefficienza amministrativa e alle condizioni economiche della Regione Siciliana, sia le ragioni etiche più volte sottolineate”. “Ribadiamo perciò – conclude l’esponente di Idv – come sia incomprensibile che il Pd si presti a fare da stampella, ormai indispensabile, a Lombardo e rimarchiamo l’inaccettabile tradimento della volontà degli elettori dell’intero centrosinistra”.
“Sono certo dell’operato limpido di Lombardo, vittima di un processo mediatico, prima che giudiziario”. Lo afferma il parlamentare del Fli Nino Lo Presti. “Il governatore, ad oggi, – aggiunge – non ha ricevuto formalmente alcuna accusa e anche le intercettazioni dimostrano che, se contatti vi sono stati indirettamente, mai Lombardo ha intrattenuto rapporti di alcun genere con boss mafiosi”.
“E’ stata un’idea apprezzabile, quella della conferenza stampa con la quale, oggi, il governatore siciliano Raffaele Lombardo ha voluto chiarire le vicende che lo hanno visto coinvolto nell’ operazione ‘Iblis’; condividiamo pienamene la volontà di spiegare, anche all’opinione pubblica, la sua verità”. Lo afferma in una nota la capogruppo dell’Udc-verso il partito della Nazione, Giulia Adamo. “Ogni politico, oltre ai giudici e alla magistratura, deve affrontare – aggiunge – anche l’opinione pubblica, per cui appoggiamo, dinnanzi a quest’ultima, la trasparenza dimostrata dal presidente della Regione e la sua voglia di fare chiarezza”.