Con l’arrivo dei primi freddi, i gatti randagi e quelli che vivono all’aperto cercano rifugi caldi per proteggersi dalle basse temperature. Tra i luoghi preferiti per ripararsi dal gelo c’è purtroppo anche il vano motore delle auto parcheggiate, dove il tepore residuo può trasformarsi in una trappola mortale.
Ogni anno, numerosi casi vengono segnalati alle associazioni animaliste, che invitano gli automobilisti alla prudenza. Ma cosa bisogna fare se ci si accorge che un gatto si è infilato sotto il cofano?
Gatto nel vano motore, come metterlo in salvo
Il primo passo è mantenere la calma. Tentare di accendere l’auto nella speranza che il rumore lo faccia scappare è un errore gravissimo: il motore in funzione può causare ustioni o ferite letali in pochi secondi. Bisogna invece spegnere il veicolo, scendere e aprire con cautela il cofano, facendo attenzione ai movimenti dell’animale.
Spesso il gatto, spaventato e disorientato, rimane immobile o tenta di nascondersi ancora più in profondità tra i componenti meccanici. In questi casi, è consigliabile evitare gesti bruschi o rumori forti che potrebbero peggiorare la situazione.
Quando chiamare volontari qualificati
Se l’animale non esce spontaneamente, conviene chiamare subito la polizia locale o un’associazione di protezione animali presente sul territorio, come l’Enpa o l’Oipa, che dispongono di volontari addestrati per il recupero in sicurezza.
I soccorritori sanno come intervenire senza rischiare di ferire il gatto o danneggiare parti del motore. Nell’attesa del loro arrivo, è opportuno sorvegliare la vettura e assicurarsi che nessuno tenti di metterla in moto.
In caso di emergenza e se l’animale è visibile e collaborativo, si può provare a indurlo a uscire con voce calma, magari attirandolo con del cibo o un suono familiare.
Tuttavia, se si mostra aggressivo o terrorizzato, è meglio non forzare l’intervento: il rischio di farsi graffiare o mordere è concreto, e uno spavento improvviso potrebbe spingerlo a fuggire verso la strada, con esiti potenzialmente drammatici.
Una volta recuperato, il gatto va esaminato con attenzione. Anche se sembra illeso, potrebbe aver riportato ustioni, abrasioni o traumi interni. In questo caso, la cosa più sensata è portarlo immediatamente da un veterinario per un controllo.
L’importanza della prevenzione
Se l’animale non è di proprietà e non ha microchip, i volontari delle associazioni possono occuparsi della sua identificazione e, se necessario, del suo affido temporaneo.
La prevenzione resta però la miglior difesa. Gli esperti raccomandano di prendere l’abitudine di dare qualche colpo sul cofano o di battere leggermente sulla ruota prima di accendere il motore: il rumore può bastare a far scappare eventuali ospiti nascosti.
Prestare attenzione a miagolii o rumori sospetti è altrettanto importante. In caso di dubbio, meglio aprire il cofano e controllare con i propri occhi. Un gesto semplice, che richiede pochi secondi, può salvare una vita.
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