Gelarda dice addio ai Cinquestelle| "Niente confronto, me ne vado" - Live Sicilia

Gelarda dice addio ai Cinquestelle| “Niente confronto, me ne vado”

I grillini perdono un componente che transita al Misto. Catania: "Inizia la crisi dei pentastellati"

PALERMO – Le strade del Movimento cinque stelle e di Igor Gelarda si dividono. Il poliziotto, da sempre in rotta con gli altri cinque componenti del gruppo consiliare grillino di Palermo, abbandona la bandiera pentastellata e approda al gruppo misto. La comunicazione è già stata inviata al presidente di Sala delle lapidi, Totò Orlando, e Gelarda parla ormai da ex: “L’addio? Con grande amarezza”, spiega. Una scelta maturata a dieci giorni dalla riunione convocata a Palermo dai deputati nazionali per appianare le divergenze all’interno del gruppo palermitano: da un lato il poliziotto, dall’altro il resto del gruppo che fa riferimento all’ex candidato sindaco Ugo Forello.

Nella riunione di via Libertà, tenutasi nella nuova sede pentastellata, le distanze rimasero invariate. I neo deputati eletti a Palermo e i rappresentanti M5s all’Ars, con in testa il leader Giancarlo Cancelleri, assistettero all’ennesimo scontro tra Gelarda e Forello. A nulla sono valse le ripetute segnalazioni che dalle due fazioni sono arrivate ai probiviri del movimento. Gelarda, che pochi giorni fa si era proclamato indipendente dal gruppo ma comunque interno al movimento, attendeva una presa di posizione da parte dei vertici grillini: o lui o Forello. Una decisione che non è arrivata e da qui la rottura di ogni indugio.

“Considero il silenzio insopportabile dopo la mia comunicazione della scorsa settimana nella quale mi sono dichiarato indipendente ma sempre intenzionato ad agire dentro il Movimento – dice -. Non ho ricevuto alcun provvedimento disciplinare da parte dei probiviri. Avrei apprezzato un richiamo, o una parola di apprezzamento e invece da parte del movimento nazionale nessun provvedimento, Il silenzio sull’accaduto mi ha invece confermato un timore che nutro da tempo sul Movimento 5 Stelle: su Palermo e in parte sulla Sicilia c’è qualcosa che è a metà tra il disinteresse e l’incapacità politica”.

Secondo Gelarda “i malumori della base sono fortissimi e complessi e chi li nega – sottolinea – mente sapendo di farlo”. Il poliziotto ha forti parole di critica nei confronti di un movimento “che in questo momento non mette al centro dell’agenda i prbolemi interni registrati a Palermo e, in parte, nel resto della Sicilia. C’è un tema legato alla gestione del gruppo e soprattutto all’assenza di confronto – avverte l’ormai ex consigliere pentastellato -. Davanti allo scontento della base c’è una carenza di dibattito e a Palermo, in particolare, la linea dettata è diversa da quella nazionale”. Il riferimento è soprattutto all’immigrazione, con gli scontri avuti tra Gelarda e l’anima di sinistra del movimento più vicina a Forello e più incline all’accoglienza. Davanti a questo silenzio insopportabile ho provato ieri a contattare Cancelleri ma senza fortuna – racconta -. Margini per rientrare? Soltanto se viene ripensato tutto il sistema di gestione del movimento a Palermo e in provincia dove, ripeto, c’è una grande carenza di confronto”.

A questo punto la pattuglia M5s di sala delle Lapidi scende a cinque componenti: oltre al capogruppo Forello restano Giulia Argiroffi, Viviana Lo Monaco, Concetta Amella e Antonino Randazzo. Il Misto sale invece a quattro: Gelarda troverà il capogruppo Marianna Caronia, Valentina Caputo, Mimmo Russo e Sabrina Figuccia. Smentite, al momento, le voci che danno un imminente passaggio alla Lega o a Fratelli d’Italia: “Ad oggi nessuno mi ha contattato”, ribadisce Gelarda.

*Aggiornamento ore 16.54
“L’abbandono del consigliere Gelarda è il segno della grave crisi che attraversa il M5s. E’ evidente che il movimento comincia ad accusare i contraccolpi delle scelte di governo e dell’alleanza con la Lega”. Lo afferma in una nota il capogruppo di Sinistra comune a Sala delle Lapidi, Giusto Catania. “Passare dalla protesta scomposta al governo del paese, infatti, sta determinando evidenti criticità nella gestione del soggetto politico – aggiunge -. La scelta di Gelarda rappresenta una delle prime crepe del M5s non solo a livello locale: presumo infatti che a breve ce ne saranno altre, a dimostrazione delle contraddizioni che attraversano il movimento; dopo aver preso i voti per attuare il cambiamento i grillini si stanno prestando ad essere complici di scelte autoritarie e di destra”.


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