Gemellaggio con Reggio Emilia| nel segno dei giovani - Live Sicilia

Gemellaggio con Reggio Emilia| nel segno dei giovani

La firma del gemellaggio

Il sindaco Orlando ha siglato a Villa Niscemi il gemellaggio con Reggio Emilia nell'ambito di un progetto di scambi sulle politiche giovanili e ha aderito al network delle città interculturali.

VILLA NISCEMI
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PALERMO – Un gemellaggio fra Palermo e Reggio Emilia per condividere metodi ed esperienza sulle politiche giovanili, prendendo spunto dal progetto Axè che da anni aiuta i giovani brasiliani partendo dai loro desideri per costruire la propria vita. Questo l’accordo firmato stamane a villa Niscemi dal sindaco Leoluca Orlando, che alla presenza dell’assessore Agnese Ciulla ha incontrato, insieme a 20 assistenti sociali del comune di Palermo, l’assessore di Reggio Emilia Franco Corradini.

“Questo è un progetto che durera’ un anno – ha spiegato la Ciulla – cominceremo con una prima fase presso la Galleria d’arte moderna e poi ce ne sara’ una seconda aperta alla citta’ e al mondo delle associazioni. Forniremo ai nostri bravissimi assistenti sociali gli strumenti per non limitarsi all’assistenza, ma per aiutare i nostri giovani partendo dai loro desideri”. Uno scambio di buone pratiche, che è solo l’ennesimo dopo quelli con la Toscana e la provincia di Milano, in attesa di siglarne uno anche con Barcellona.

“Oggi aderiamo anche al network delle citta’ interculturali promosso da Reggio Emilia e a cui hanno gia’ aderito Torino e Milano – ha commentato il sindaco – stiamo realizzando qualcosa di straordinario specie per la sicurezza. Metteremo a disposizione di tutti la nostra esperienza per costruire una nuova cornice anche a Palermo”.

“Quello che funziona da noi puo’ funzionare ovunque – ha aggiunto Corradini circa il progetto promosso dal ministero per lo Sviluppo economico e finanziato con il Por – è una strategia politica di fondo che riconosce la ricchezza del dialogo, non nega le difficolta’ e coinvolge i cittadini. A Reggio abbiamo il 18 per cento di migranti, ma abbiamo saputo dialogare con i cittadini. L’amministrazione pubblica da sola non ce la può fare, deve confrontarsi con tutti e decidere insieme dando voce a chi non ne ha”.

 


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