È morto il generale Subranni: fu assolto nel processo Trattativa - Live Sicilia

È morto il generale Subranni: fu assolto nel processo Trattativa

Aveva 91 anni, fu alla guida del Ros
LUTTO NELL'ARMA
di
2 min di lettura

PALERMO – È morto il generale dei carabinieri Antonio Subranni. Aveva 91 anni. A darne notizia è stato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, in una nota in cui esprime “vicinanza alla moglie, alla figlia Danila e a tutta la famiglia”. “A Danila Subranni e alla sua famiglia il nostro più sincero e affettuoso abbraccio per la scomparsa del caro papà”, si legge invece in una nota dell’ufficio stampa di Forza Italia alla Camera.

Subranni è stato protagonista di tante pagine della storia giudiziaria italiana. Ultima in ordine di tempo l’assoluzione in via definitiva della Cassazione, del giugno del 2023, nel processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Subranni era alla guida dei carabinieri del Ros. L’accusa, che non ha retto, sosteneva che i militari avessero siglato un patto sporco con i boss. Fu dichiarata prescritta, invece, l’accusa di favoreggiamento nel processo relativo ai depistaggi nelle indagini sull’omicidio di Peppino Impastato.

Dopo la condanna in primo grado, il generale Subranni era stato assolto in appello perché “il fatto non costituisce reato“. La Cassazione, invece, decise di assolvere lui e gli altri carabinieri, Mario Mori e Giuseppe De Donno, “per non aver commesso il fatto”.

Sul punto Gasparri è molto duro: “Per anni ha subito un ingiusto processo da parte della magistratura di Palermo, che si è concluso con una assoluzione forse arrivata troppo tardi. E sono certo che anche il suo corpo ha subito le conseguenze di questa ingiusta aggressione giudiziaria“.

Schifani: “Siamo addolorati”

“Siamo addolorati per la scomparsa del generale Antonio Subranni – dichiara il governatore della Sicilia, Renato Schifani. Il suo nome è legato a una fase drammatica e difficile di lotta alla mafia, in cui lo Stato ha saputo rialzare la testa e far prevalere la legalità e una sana coscienza civile. Se tutto questo è stato possibile, lo dobbiamo a servitori dello Stato come Subranni. L’Italia e la Sicilia gli sono grate. Mai dimenticheremo la sua figura, così come la persecuzione giudiziaria di cui fu vittima, uscendone assolto. A sua moglie, alla figlia Danila e a tutti i familiari vanno la nostra vicinanza e il nostro cordoglio”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI