Genovese ai domiciliari | "Sono molto amareggiato" - Live Sicilia

Genovese ai domiciliari | “Sono molto amareggiato”

Accolto il ricorso della difesa, ma il quadro indiziario è "consolidato". (Genovese esce dal carcere). Crocetta: il silenzio non fa bene al partito.

La decisione del gip
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MESSINA – Il parlamentare messinese Francantonio Genovese ha ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari. Si trova già a casa sua a Ganzirri. Il gip Giovanni De Marco ha depositato questa mattina la sua decisione che dispone l’attenuazione della misura preventiva per il deputato finito agli arresti in carcere giovedì scorso, dopo che la Camera dei deputati ha dato il via libera al suo arresto.

Dopo l’interrogatorio – scrive il gip – il quadro di gravità indiziaria appare confermato e, per alcuni versi, consolidato” e quindi “permane il concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose”. Tuttavia, secondo il giudice “può convenirsi con la difesa con una parziale attenuazione delle esigenze cautelari con gli arresti domiciliari ed il divieto di comunicare con persone non della famiglia”.

Genovese ha dunque trascorso in carcere sei notti e da questa mattina per lui il regime degli arresti è stato attenuato come richiesto dal suo legale Nino Favazzo. Intanto, venerdì si giocherà al tribunale di Messina un’altra partita molto difficile per la difesa del parlamentare. Il gip, infatti, dovrà decidere se ammettere come prova d’accusa un centinaio di intercettazioni telefoniche del deputato. Il legale di Genovese si è opposto.

“Il giudice ha ritenuto che si sono attenuate le esigenze cautelari, ma in verità lo erano già prima dell’emissione dell’arresto”, ha detto Favazzo. “Hanno contribuito i nuovo documenti e soprattutto il fatto che Genovese era da tempo fuori dal giro della formazione, quindi anche prima del suo arresto”.

Aggiornamento ore 14.21
La Procura della Repubblica di Messina presenterà appello al Tribunale del Riesame contro la decisione del gip di concedere gli arresti domiciliari al deputato nazionale del Pd, Francantonio Genovese. Lo apprende l’ANSA da una fonte giudiziaria. Il parlamentare era detenuto dal 15 maggio scorso nell’istituto penitenziario di Gazzi dove si era costituito dopo il voto favorevole al suo arresto espresso dalla Camera dei Deputati. Genovese è indagato per associazione per delinquere, truffa e frode fiscale.

“Molto amareggiato”
Sono “molto amareggiato per questa vicenda”, visto che i “dati sui cui ha basato la decisione il Gip erano noti” e i parlamentari che ha “votato per l’arresto dovrebbero rivalutare” le decisioni. Lo ha detto il deputato Francantonio Genovese dopo avere lasciato il carcere. Lo ha riferito all’ANSA il suo avvocato, Antonino Favazza.

Dagli arresti domiciliari Genovese è tornato a parlare col suo legale – che ha riferito alcune frasi – del “fumus persecutionis” che “non vedo come non sia stato capito alla Camera: era evidente”. “Adesso – ha aggiunto – la decisione del Gip lo certifica perché basata su atti che erano già noti: non c’era bisogno di mettermi in carcere”. Genovese, che in cella ha “letto molti libri” e pregato, ha “l’amaro in bocca” per l’accaduto e ha invitato i parlamentari che hanno votato per il suo arresto a rivalutare la decisione.

 Parla Crocetta: il silenzio non va bene
“Quando si sta in silenzio come nel caso del deputato nazionale Genovese non si fanno gli interessi del partito”. Lo ha detto Rosario Crocetta parlando durante un appuntamento elettorale del PD a Ragusa. “Mi rimproverano di aver preso posizione – aggiunge Crocetta – su questo caso giudiziario, ma mi sarei sentito colpevole se fossi rimasto in silenzio. La formazione professionale in Sicilia non era proprio il mondo di ‘Alice nel paese del meraviglie’. Genovese é colpevole? Non lo so. Lo stabilirà la magistratura”.


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