Gesip, ancora niente soldi| "Pronti a tornare in piazza" - Live Sicilia

Gesip, ancora niente soldi| “Pronti a tornare in piazza”

Oggi vertice a Palazzo Galletti, resta anche il problema del bando. I sindacati pensano a nuove manifestazioni.

incontro comune-sindacati
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PALERMO – Gesip, tutto fermo. Nonostante le rassicurazioni delle scorse settimane, i dipendenti della società partecipata del comune di Palermo non hanno ancora ricevuto il primo assegno della Cig semestrale accordata dai sindacati lo scorso 30 dicembre. Una situazione bloccata dal cambio della guardia alla guida dell’Inps che ha provocato lo stallo di una situazione che comincia a farsi incandescente.

Sono tornati a farsi sentire, infatti, i sindacati della Gesip. Oggi saranno ricevuti a Palazzo Galletti dal Capo di Gabinetto Gabriele Marchese, che ha invitato anche il vicesindaco Cesare Lapiana e la dirigente al personale per fare il punto della situazione sul bando per l’esodo incentivato: bando anche questo bloccato a Roma alla sede di Italia Lavoro per alcuni problemi burocratici.

Sta di fatto, però, che i dipendenti non percepiscono l’assegno ma intanto continuano a lavorare, così come stanno facendo al parco Cassarà per la piantumazione dei 10mila alberi donati da Yves Rocher, anche se non mancano le prime lamentele. “Nell’ultimo accordo sottoscritto il 13 gennaio – dice Salvo Barone dell’Ugl – c’erano degli step da seguire: entro il 30 gennaio il bando per la fuoriuscita volontaria, poi le interviste ai dipendenti per trovare professionalità da mettere in altre aziende. Erano gli unici due punti sui quali i sindacati erano d’accordo rispetto all’intesa istituzionale del 30 dicembre. Ancora non c’è nulla di tutto questo”. Ma anche se il commissario dell’Inps firmasse, secondo i sindacati i primi soldi non arriverebbero prima di metà marzo.

A questo punto le organizzazioni sindacali meditano anche di organizzare una assemblea con i lavoratori e poi di scendere in piazza, fuori orario di lavoro, una volta a settimana. “I lavoratori Gesip devono svolgere un‘attività di mero supporto – scrivono in una nota Piero Giannotta e Vincenzo Visita della Cisal – in realtà svolgono le mansioni principali. Diffidiamo il Comune dal continuare su questa strada”.

“Il tribunale ha sentenziato che la Gesip non è fallibile – dicono Gioacchino Tortorici e Giuseppe Milazzo, rsa – il sindaco ci ha mandato al lavoro senza alcuna firma del ministero e dell’Inps, ha fallito e la città cade ha pezzi”.

“La situazione non è per niente chiara – dice Mario Di Fiore della Uiltucs – l’amministrazione continua ad addossare colpe ad altri, dal ministero all’Inps. Ma il Comune si era impegnato a rispettare il primo step che scadeva entro il 30 gennaio: cosa è stato fatto? Sulla cassa integrazione ci hanno assicurato che entro metà marzo dovrebbero pagare una mensilità, ma tutto resta incerto. Vogliamo capire – conclude – chi è l’assessore di riferimento, con chi dobbiamo interloquire all’interno dell’amministrazione per discutere sulla Gesip”.

 

 


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