Martedì l'ok alla consortile| Dall'Inps i primi pagamenti - Live Sicilia

Martedì l’ok alla consortile| Dall’Inps i primi pagamenti

Martedì la giunta Orlando dovrebbe approvare la costituzione della consortile, ma servirà poi il beneplacito di tutte le aziende che ancora non è arrivato. E mentre l'Inps comincia a pagare la cassa integrazione, si allungano i tempi per il ritorno in servizio dei dipendenti.

IL PUNTO SULLA GESIP
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PALERMO – E adesso? Mentre l’Inps comincia a pagare la cassa integrazione ai dipendenti Gesip, con due mensilità che verranno corrisposte subito prima di Natale e le altre all’inizio del 2013, tra sindacati e lavoratori si guarda già al dopo.

La conqusta della Cig è stato già un primo, importante passo per permettere a dipendenti che non vedevano un euro da settembre di rifiatare e pagare affitti e bollette, ma durerà solo quattro mesi e l’anno prossimo andrà ricontrattata. Nel frattempo, però, il liquidatore dell’azienda sta andando avanti con la liquidazione giudiziale della società così come richiesto dal socio unico, ovvero il comune di Palermo. Portando i libri in tribunale, l’azienda potrà scaricare sull’Inps il pagamento del tfr ma nel frattempo ha anche dovuto avviare le procedure di mobilità per tutti i lavoratori.

Ai quattro mesi di Cig, quindi, si aggiungeranno otto mesi di disoccupazione e il trattamento di fine rapporto ma è sul dopo che adesso si concentrano i sindacati. Il piano dell’amministrazione Orlando prevede di costituire una società consortile, che comprenda i lavoratori Gesip e le altre società partecipate di piazza Pretoria. Il Comune, almeno in un primo momento, non entrerà a farne parte anche perché la forma societaria non glielo permette, per questo l’amministrazione sta valutando altre ipotesi.

Nel frattempo, però, il primo passo sarà l’approvazione in giunta dello statuto. “Lo faremo martedì – dice a Livesicilia il vicesindaco Cesare Lapiana – esitando l’atto costitutivo della consortile e poi lo manderemo in consiglio comunale”. Allo stesso tempo, le aziende partecipate stanno valutando lo statuto dal momento che dovranno essere loro a condividerlo e materialmente a dar vita alla consortile. Il problema, però, è che i tempi sembrano essere più lunghi del previsto.

La promessa del sindaco di rimandare al lavoro i dipendenti Gesip il 2 gennaio sembra ormai impraticabile: il timing annunciato a settembre dal primo cittadino prevedeva la costituzione della consortile entro ottobre e il piano di utilizzo del personale per novembre. Ma nessuna delle due cose si è mai concretizzata, anche per i ritardi con cui è stato dato il via libera alla Cig. E già nelle scorse settimane l’amministrazione ha parzialmente corretto il tiro, parlando di gennaio come limite per la costituzione della società, che è cosa ben diversa dal far tornare tutti al lavoro lunedì 2.

Di contro, le aziende non si sono ancora espresse sulla bozza di statuto elaborata dall’amministrazione comunale. All’Amia non è mai arrivata, visto che in quel caso si attende il pronunciamento del tribunale, mentre Sispi e Amat sarebbero in procinto di pronunciarsi favorevolmente. Tempi più lunghi, invece, per Amap e Amg.

“Ma il problema – dice Pietro La Torre della Uiltucs – è che difficilmente verrà concessa altra cassa integrazione nel 2013. E allora, oltre al tavolo per la mobilità, l’amministrazione deve attivarne un secondo che decida come ricollocare i lavoratori, dando anche delle scadenze precise. Qui è necessario un piano industriale che coinvolga tutte le aziende”. Aziende che, per inciso, non fanno esattamente i salti di gioia in vista della consortile che nei fatti significherà mettere in comune risorse ma anche problemi. “Va convocato al più presto il tavolo tecnico per la ricollocazione del personale – dice Mimma Calabrò della Fisascat Cisl – Palermo ha bisogno dei 1800 lavoratori della Gesip e dei servizi che loro possono offrire”. “Bisogna capireal di là dei passaggi formali – precisa Gianluca Colombino della Cisal – se c’è anocra la volontà politica di costituire una consortile che garantisca i posti di lavoro e le funzioni precedentemente svolte. Vigiliremo e attenderemo con trepidazione la convocazione del sindaco”.

Fatta la consortile, quindi, con il via libera da tutte le aziende, il Comune dovrà capire come ricollocare i dipendenti e riorganizzare, nei fatti, parte dei servizi. E molto dipenderà anche dalla concessione o meno, da parte del governo, di due deroghe: quella per la mobilità orizzontale e quella per i prepensionamenti, oltre al far sì che le aziende possano affidarsi l’un l’altra i servizi da svolgere. Risolti questi problemi, toccherà a quello probabilmente più grosso: riassumere i dipendenti Gesip nella consortile, viste le disposizioni di legge che impongono il concorso e il fatto che dovranno transitare sotto le insegne di un’azienda che però in teoria chiuderà i battenti entro fine mese. E infine riorganizzare tutto il sistema dei servizi, tagliando sprechi e doppioni e risparmiando sull’iva per ripianare i debiti e colmare i buchi. Per farlo, però, serviranno anche parecchie risorse finanziarie che andranno trovate nel prossimo bilancio: le aziende, nel loro complesso, come ammesso dall’amministrazione lo scorso 13 novembre, costeranno infatti ben 370 milioni. Soldi che, al momento, non ci sono.

Nel frattempo, però, il sindaco Orlando esulta per i primi pagamenti dell’Inps: “Desidero ringraziare l’Inps per aver prontamente proceduto all’avvio dei pagamenti della cassa integrazione per i lavoratori della Gesip, che oggi hanno cominciato a ricevere quanto dovuto per i mesi da settembre a dicembre. Permettere a 1.800 famiglie di tornare a percepire un reddito è, oltre che il giusto riconoscimento dei diritti si quelle famiglie e dei lavoratori, un modo per dare una piccola boccata di ossigeno all’intera economia cittadina”.

“Il percorso intrapreso al fianco del Sindaco Orlando dal segretario generale del sindacato Asia, Salvo Barone – si legge in una nota del sindacato – è sicuramente non di facile applicazione. Lo si è visto già nella concessione della Cassa in deroga, che richiedeva solo pochi accorgimenti, ma tanti coinvolgimenti che per un motivo o per altro poco nobile, hanno allungato i tempi e messo seriamente a rischio la concessione, rischiando di mettere a repentaglio oltre che i lavoratori, tutto il comune. Questa Amministrazione ha sposato quanto da noi proposto (leggi articolo), dove necessitano delle deroghe normative legate ad alcuni passaggi. Il vantaggio rispetto al recente passato è la sintonia che riscontriamo tra il Prefetto, il Presidente della Regione e il nostro Sindaco che ci lascia ben sperare in una soluzione definitiva nel più breve tempo possibile. Certo urge un accordo imminente prima di concludere la procedura di mobilità aziendale, con le istituzioni prima mensionate che garantisca tutti i livelli occupazionali e definisca il percorso. Di certo vedremo personaggi che hanno vissuto nelle loro belle poltrone e improvvisamente verranno fuori come le lumache dopo un acquazzone e tenteranno di fare i primi della classe non permetteremo a nessuno di ostacolare questo percorso intrapreso, ivi comprese le eventuali operatività migliorative. Il bello sta per cominciare, e noi siamo orgogliosi che si stia cominciando proprio da una nostra proposta di anni fa. Sono rimasti spiazzati! Chi in questi mesi – sindacalisti e politici – non ha fatto neanche un comunicato, altro che proposte, sperava che tutto finisse in malora. Sono personaggi Indegni e miserabili abituati a frequentare la mangiatoia dei massacratori di Palermo degli ultimi anni .”.

 


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