Gesip, fumata nera per la Cig| Rigettata l'istanza di fallimento - Live Sicilia

Gesip, fumata nera per la Cig| Rigettata l’istanza di fallimento

Il tribunale fallimentare ha rigettato, per la seconda volta in sei mesi, la richiesta di fallimento per la Gesip. Ecco cosa cambia per i lavoratori. Intanto da Roma arriva un rinvio alla prossima settimana.

LA SENTENZA
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PALERMO – Il tribunale rigetta nuovamente l’istanza di fallimento della Gesip. A sei mesi dalla prima sentenza, con cui il giudice aveva dichiarato la non fallibilità dell’azienda, in quanto ha sempre e solo lavorato con un ente pubblico e mai per privati (manca quindi il requisito di “carattere commerciale”), il tribunale ribadisce il proprio convincimento e rigetta anche la seconda istanza. Il tutto mentre da Roma non arrivano buone notizie: il tavolo Stato-Regioni per la Cig si è concluso con un nulla di fatto.

Ma cosa cambia adesso per i lavoratori con la sentenza? A conti fatti, secondo il Comune, praticamente quasi nulla. Obiettivo dell’istanza di fallimento era infatti il tfr (circa 12 milioni) che, in caso di fallimento, viene garantito da un fondo Inps e che, in caso contrario, è a carico dell’azienda e quindi di piazza Pretoria. Anche se i legali del Comune sperano che si possa comunque usufruire del fondo di garanzia Inps in virtù della dichiarazione di insolvenza decretata dal ministero per lo Sviluppo economico: una prospettiva incerta ma possibile, su cui adesso l’amministrazione Orlando punterà.

E dire che la sentenza era stata salutata da alcune sigle sindacali e da parecchi lavoratori, come dimostrano anche i commenti su Livesicilia, come invece la certificazione dello status di “lavoratore pubblico” e quindi dell’impossibilità di accedere agli ammortizzatori sociali, il che avrebbe fatto saltare in concreto il piano predisposto dal Comune e firmato l’11 aprile a Roma. Tesi smentita da fonti interne a Palazzo delle Aquile. “La Gesip avrà anche natura pubblicistica – dicono da piazza Pretoria – ma il contratto dei lavoratori rimane di natura privata, quindi nessun problema per la Cig. Del resto, la sentenza di gennaio diceva le stesse cose ed era di quattro mesi antecedente alla stipula del protocollo romano”.

Nessun problema per la cassa integrazione, quindi, e nessun cambiamento in vista per i lavoratori rientrati in servizio da inizio maggio. Altra partita ancora aperta, invece, è quella per la prosecuzione dei servizi. Il sindaco Orlando ha già rassicurato i lavoratori sulla non interruzione dal primo luglio, ma il tutto in realtà dipende da come si concluderà la partita romana fra le Regioni e lo Stato per la Cig. La quota parte regionale del piano su Gesip, infatti, verrà attinta proprio dai fondi destinati alla Sicilia nell’ambito dell’accordo con il governo nazionale e quindi uno stallo sull’accordo quadro, che riguarda tutti i cassintegrati siciliani, finisce con l’avere ripercussioni anche su Gesip. L’istanza per la Cig che coprirà il resto del 2013 è già stata presentata, ma deve essere finanziata.

“A Roma c’è stato un nulla di fatto – ha detto l’assessore Ester Bonafede a Carlo Passarello di Livesicilia – la questione degli stanziamenti per la Cig in deroga non si è sbloccata perché siamo ancora fermi ai 550 milioni di euro stanziati che non bastano”. Le Regioni infatti avevano chiesto almeno un miliardo di euro. “Torneremo a Roma la prossima settimana per affrontare nuovamente la questione”. E la Gesip? “Ci sono tante realtà interessate alla cassa integrazione in deroga. La Gesip è tra queste. Abbiamo difeso le esigenze dei lavoratori di essere tutelati dagli ammortizzatori sociali, mentre qualcuno sosteneva non ne avessero diritto. Allo stesso tempo la Gesip non è privilegiata rispetto ad altri soggetti”.

E dire che dal Comune, fino a ieri sera, si ostentava ottimismo. “Nel corso della giornata – si leggeva ieri in una nota di piazza Pretoria – l’assessore Cesare Lapiana ha più volte sentito l’assessore regionale Ester Bonafede, che lo ha rassicurato sull’impegno del governo regionale al mantenimento degli impegni previsti dall’accordo Regione-Comune-Inps per i lavoratori Gesip, nonché sul buon esito dei contatti avuti con le autorità nazionali per la proroga degli stanziamenti destinati a quell’accordo”.

“Il Comune ha già fatto tutto quanto è nelle sue competenze perché prosegua il lavoro dei dipendenti Gesip e perché trovi completa attuazione l’accordo sottoscritto con la Regione e l’Inps”, ha ribadito Orlando ma è evidente che la questione resta aperta soprattutto a partire da lunedì primo luglio, quando i servizi potrebbero nuovamente bloccarsi a meno che il Comune non decida di anticipare le somme alla Regione.

Alla Gesip, intanto, Cgil, Cisl e Uil chiedono le dimissioni del liquidatore Carlo Catalano puntando il dito contro i 54mila euro spesi per la presentazione della seconda istanza. “Nessuno vorrebbe essere nei panni del liquidatore – risponde però una fonte aziendale – quindi è assurdo chiederne le dimissioni. E’ seduto su una montagna di debiti e con enormi responsabilità, qualcun altro difficilmente farebbe lo stesso”.

(Ha collaborato Carlo Passarello)


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