Gestione del tram onerosa | I conti dell'Amat in sofferenza - Live Sicilia

Gestione del tram onerosa | I conti dell’Amat in sofferenza

Ztl e squilibrio dei conti dell'azienda trasporti al centro del dibattito a Sala delle Lapidi.

PALERMO – Per la bufera sulle multe e la gestione della Ztl non è solo l’assessore Iolanda Riolo a essere finita sul banco degli imputati ieri nel corso del dibattito a Sala delle Lapidi. Anche l’Amat, l’azienda trasporti palermitana ne è uscita malconcia e con una spada di Damocle che penderebbe sulla testa dei vertici dell’azienda di via Roccazzo. A lanciare l’allarme sulla precaria salute economica dell’Amat il consigliere comunale Francesco Scarpinato: “L’azienda per un mero caso è riuscita a chiudere in pareggio il 2016, in base ai dati reperiti dalle relazioni trimestrali per quanto riguarda il 2017 già a settembre l’azienda avrebbe accumulato perdite per 7 milioni di euro”. Uno squilibrio economico quello dell’azienda trasporti che deriverebbe dalla costosissima gestione dei tram, si parla di 30 milioni all’anno. A rimettere in ordine i conti ci avrebbe dovuto pensare l’entrata in vigore della Ztl 2, ovvero la zona a traffico limitato che si estende oltre il centro storico fino in via Notarbartolo, cosa che non è mai avvenuta.

“Sarebbe già pronto un piano di risanamento dell’azienda – rivela il consigliere – ma non si parla in alcun caso di leve risolutrici per le casse di Amat. I vertici punterebbero solo su un rimodulamento al rialzo del contratto di servizio”. Quindi il Comune dovrebbe mettere mani ad un portafoglio già praticamente vuoto: “Non credo sia questa la soluzione – sottolinea Scarpinato – penso che sarebbe opportuno trovare nuovi espedienti per fare cassa, come la creazione e lo sfruttamento di nuovi parcheggi di cui la città ha estremo bisogno e una sana e concreta lotta ai portoghesi, in troppi ancora oggi non pagano il biglietto per usufruire dei mezzi pubblici. Parliamo di un’azienda leader del settore che opera nella quinta città d’Italia, non possiamo permetterci il tracollo. Non se lo può permettere Palermo e neanche i dipendenti e le loro famiglie che rischierebbero di trovarsi sul lastrico”.

“Le dichiarazioni del consigliere non sono campate in aria – ammette il numero uno di via Roccazzo Antonio Gristina – sono contenute nelle nostre relazioni che per legge dobbiamo consegnare al Comune. Al momento confermo uno squilibrio fra entrate e uscite che sono certo in concerto con l’amministrazione comunale riusciremo a rimodulare”.

Nell’attesa di risolvere le criticità economiche, invece, le novità in vista per gli utenti sono tante: dal rinnovo di più della metà del parco mezzi, si parla di 122 autobus nuovi di varie dimensioni, grazie ai fondi del ministero dei Trasporti e Pon Metro, all’istallazione di nuove obliteratrici digitali in tutti i mezzi. Questo potrebbe rappresentare un primo passo concreto per la lotta agli evasori, ovvero la produzione di biglietti solo con la banda magnetica decisamente più complicati da falsificare. Dall’estate scorsa brucia ancora in via Roccazzo la vicenda dei biglietti falsi che vide fra gli imputati anche due dipendenti. Insomma fra novità e crisi di liquidità, l’azienda trasporti palermitana procede a singhiozzi e troppo spesso a pagarne le conseguenze sarebbero dipendenti e cittadini: “La scarsità di mezzi economici comporta un servizio peggiore – sottolinea Scarpinato – per fare funzionare meglio anche la Ztl sono necessari invece maggiori e migliori collegamenti. E’ arrivato il momento di intervenire”.


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