In piazza gli ortaggi invenduti | Nuova protesta dei Forconi - Live Sicilia

In piazza gli ortaggi invenduti | Nuova protesta dei Forconi

La protesta di oggi a Ragusa (foto Frasca)

di VALENTINA FRASCA Mariano Ferro: "Non è più il tempo delle analisi e delle lamentele". FOTO

RAGUSA – “Siamo al collasso, siamo disperati. Qualcuno ci deve ascoltare”. Con questo grido stamani, alle 6 in punto, è iniziata, in piazza Libertà a Ragusa, la protesta indetta dal Movimento dei Forconi e sostenuta dal Comitato No Aste, da Arca e MdA. Un camion, carico degli ortaggi e primizie che da giorni stazionavano invenduti nei mercati ortofrutticoli della provincia, è stato parcheggiato davanti alla Camera di Commercio, commissariata da un anno e mezzo, e i manifestanti hanno scaricato tutta la merce sull’asfalto in segno di protesta. “L’operazione ‘piazza Libertà’ proseguirà ad oltranza – annuncia il leader dei Forconi, Mariano Ferro – fino a quando qualcuno non si farà seriamente carico del problema. Ormai non è tempo di analisi e lamentele, si deve fare qualcosa! E non per rilanciare, impossibile allo stato attuale, ma quanto meno per resistere. Così è sicuro che non ce la possiamo fare. Ogni anno che passa il prodotto estero sul mercato italiano e siciliano aumenta e sopravvive solo il grande imprenditore che esporta nel mondo, tutti gli altri sono destinati ad affondare, portando sott’acqua migliaia di famiglie”.

Ferro chiede che la legge inizi a difendere seriamente il “made in Italy”, e non sulla carta o con gli spot in tv. “I governi regionale e nazionale devono fare scattare le norme di salvaguardia quando il prodotto si vende, come in questi giorni, da 10 a 30 centesimi, costringendo il produttore a farsi carico dei costi di smaltimento. Devono, inoltre, rafforzare i controlli alle dogane e nei porti”.

Altra nota dolente: le aste giudiziarie. Secondo i dati resi noti dal Comitato No Aste, sarebbero 1.187 i beni interessati in provincia, di cui 610 immobili e 404 solo a Vittoria. “Siamo qui anche per questo. Il governo nazionale deve predisporre immediatamente una proposta di legge contro le aste, sospendendo quella attuale che ha trasformato la nostra terra in una macelleria sociale” ha concluso Ferro.

Intorno alle 10 i manifestanti sono saliti sul tetto della Camera di Commercio. “Abbiamo discusso col direttore generale, Carmelo Arezzo. Non vogliamo lo scontro, ma da qui, oggi, dovrà per forza partire qualcosa”, sono state le parole del coordinatore dei Forconi a Ragusa, Marcello Guastella. “Siamo sazi di parole e ai nostri figli non ne vogliamo più portare. Questa è la casa delle imprese ragusane, non aveva un grande potere ma quel poco è annullato da pochi individui che non rappresentano gli iscritti. Chiunque vorrà unirsi a noi in questa battaglia sarà ben accetto e lotterà, prima di tutto, per la sopravvivenza sua e della sua famiglia”.


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