Giarre, acqua potabile nella fognatura: spreco da 6 milioni di euro

Giarre, acqua potabile nella fognatura: spreco da 6 milioni

Due dirigenti comunali citati a giudizio dalla Corte dei Conti
CORTE DEI CONTI
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PALERMO – Solo il 20 per cento dell’acqua distribuita dal Comune finiva nelle case di Giarre, in provincia di Catania. L’80% andava sprecato. La Procura regionale della Corte dei conti ha citato in giudizio per danno erariale i dirigenti responsabili della gestione del servizio idrico comunale, Venerando Russo e Giuseppa Rita Leonardi.

L’ipotesi di danno complessivamente accertata è altissima: 6 milioni e 300 mila euro, di cui 1.744.000 mila euro contestato a Russo e 4.561.353,38 a Leonardi.

Le indagini dei finanzieri della compagnia di Riposto sono state coordinate dal pubblico ministero Vincenzo Liprino.

Sarebbe pure emerso che “in spregio a qualsivoglia regola di buona amministrazione” (sono le parole della Procura contabile) oltre all’acqua di risorse proprie, nel periodo 2013-2019, il Comune si approvvigionava anche dai privati. La maggior parte dell’acqua acquistata finiva nella rete fognaria senza mai essere stata utilizzata.

Per giustificare l’approvvigionamento idrico supplementare, in modo da poter ricorrere ai privati, sarebbe stata dichiarata una inesistente “insufficienza delle fonti idriche di proprietà comunale” tale da non poter soddisfare la domanda dell’utenza.

             

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