Gila, a Palermo ricordi agrodolci| Dal gol di mano a quelli in azzurro - Live Sicilia

Gila, a Palermo ricordi agrodolci| Dal gol di mano a quelli in azzurro

Per il nuovo attaccante rosanero l'impianto palermitano ha scandito fin qui diverse tappe della sua carriera. Dall'esordio in azzurro nel 2004, passando per la rete di mano con la Fiorentina, fino all'ultimo gol in Italia-Bulgaria. Il biellese, adesso con i colori del Palermo, proverà a far innamorare i suoi nuovi tifosi a suon di gol.

Il nuovo bomber
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PALERMO – Gilardino e Palermo, un rapporto nato nelle ultime settimane di mercato, con l’attaccante ormai ex Guangzhou pronto a vestire la sua nuova maglia rosanero, ma che in realtà sembrava già scritto nel destino visto proprio il legame tra il 32enne biellese e lo stadio ‘Barbera’ nel corso degli anni. Un legame conflittuale, come nelle migliori storie tra due innamorati, e che ha avuto inizio con le prime reti messe a segno dal ‘Gila’ con la maglia del Parma. Nella stagione 2004/2005 l’allora giovane attaccante dei ducali aprì infatti la sua personale tradizione contro i rosa, che arriverà a 10 gol complessivi con ben cinque maglie diverse (Parma per l’appunto, Milan, Fiorentina, Bologna e Genoa), con la rete dell’1-0 a sorprendere Guardalben.

Qualche mese prima il bomber che suona il violino fece il suo esordio assoluto con la maglia della nazionale maggiore proprio al ‘Barbera’ il 4 settembre, stesso giorno in cui il popolo rosanero celebra il suo bomber Luca Toni che decide il match con la rete del 2-1. Quegli stessi tifosi qualche stagione dopo avranno modo di fischiare l’attaccante piemontese prima in maglia Milan, quando trovò un rigore (con Fontana che ipnotizzò Kakà) simulando un fallo inesistente e poi sopratutto con quella viola della Fiorentina (per l’occasione bianca) quando segnò il goal di mano che a Palermo ricordano più di quello di Maradona all’Inghilterra. Chissà cosa dirà ai suoi nuovi tifosi Gilardino, che quella rete se la ricorda bene visto che gli costò ben 2 giornate di squalifica con la prova tv.

Probabilmente risponderà con l’unica lingua che conosce bene, quella dei gol. Perchè, in fondo, come ha dimostrato nel corso della sua carriera Palermo, e nello specifico il ‘Barbera’, ha portato sempre bene alla punta campione del mondo nel 2006 (al pari degli ex rosanero Barzagli, Zaccardo, Barone e Grosso). L’obiettivo di Gilardino, che nello stadio palermitano segnò anche il suo ultimo gol in nazionale datato 6 settembre 2013 contro la Bulgaria con Prandelli ct, è poi proprio quello di guadagnarsi una maglia per i prossimi europei in Francia, ultima vera occasione per vestire l’azzurro con cui ha vinto anche un Europeo Under 21 e una medaglia di bronzo alle Olimpiadi a Pechino, attraverso le prestazioni fornite con la sua nuova maglia rosanero.


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