Giro di vite sulla movida selvaggia | Vucciria "regina" di irregolarità - Live Sicilia

Giro di vite sulla movida selvaggia | Vucciria “regina” di irregolarità

Circa 40mila euro di multe e decine di sequestri tra piazza Garraffello e via Cassari. Nel corso dei "Cit" delle forze dell'ordine, violazioni ed irregolarità gravi sono state accertate anche a Ballarò, in via Candelai, all'Olivella ed alla Kalsa. Controlli a tappeto nelle zone della movida, sulla scia degli interventi che hanno permesso di "liberare" piazza Magione.

PALERMO – Più di 150 mila euro di multe. Oltre a sequestri e chiusure coatte. La stretta sulla movida palermitana segue la scia degli interventi effettuati negli scorsi mesi a piazza Magione e promette guerra a chi sgarra. Le forze dell’ordine, attraverso i periodici Cit a cui partecipano polizia di Stato e municipale, guardia di finanza, carabinieri, capitaneria di porto, Asp e spesso i tecnici dell’Enel, hanno ultimamente battuto palmo a palmo le aree dove si concentrano la maggior parte dei locali notturni. L’obiettivo è verificare che i gestori siano in regola dal punto di vista fiscale, amministrativo ed igienico-sanitario, ma non sempre i risultati sono confortanti. Anzi. Basti pensare che in base agli ultimi Controlli Integrati del Territorio, la zona della Vucciria può essere considerata la “regina” delle irregolarità.

A seguire ci sono Ballarò, l’area di via Candelai, piazza Magione, piazza Kalsa e la zona dell’Olivella. A delineare un chiarissimo quadro di abusi e normative non rispettate, sono i numeri degli utlimi interventi. Un giro di vite che conta circa quaranta mila euro di sanzioni elevate tra piazza Garraffello, piazza Caracciolo, via Materassai, discesa Caracciolo, via Argenteria, via Chiavettieri, via Cassari, via Maccheronai e piazza Meli. Sono le strade che la notte si trasformano: di giorno ombrelloni e banchetti danno vita al tipico mercato, di sera, invece, a calpestare le balate della Vucciria sono centinaia di ragazzi che tra una birra e l’altra scambiano quattro chiacchiere e si spostano da un pub all’altro.

La maggior parte delle sanzioni scattate durante i controlli riguardano l’occupazione abusiva del suolo pubblico, una irregolarità diffusa in più aree, costata cara a numerosi ristoranti, bar, birrerie e paninerie della zona. Nel corso dei blitz effettuati tra agosto e settembre sono scattate multe per 23 mila euro. Ultima in ordine di tempo, l’operazione interforze di pochi giorni fa: cinque ore di controlli da parte delle forze dell’ordine che hanno rilevato un vero e proprio regno delle irregolarità che ammontano ad altri 17 mila euro. Un recordi da 40 mila euro che parla anche del mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie, dell’assenza della tracciabilità dei prodotti e di furto di energia elettrica rilevato nelle bancarelle di alcuni venditori ambulanti.

Molto recenti anche i controlli nella movida di Ballarò, dove dieci giorni fa sono stati apposti i sigilli all’ennesimo locale abusivo. Il titolare non era in possesso della licenza per avviare l’attività, né dell’autorizzazione per somministrare bevande ed alimenti. Inoltre, tavolini e sedie avevano occupato abusivamente circa 120 metri quadrati di sede stradale. Durante i recenti Cit – l’ultimo dei quali è stato effettuato giovedì sera – sono state passate al setaccio via del Ponticello, via Casa professa, piazza Ballarò, via Nunzio Nasi, via Giovanni Naso, via Cesare Battisti e via Mongitore. Nei pressi della piazza sono stati altri due i locali sequestrati, due ristoranti etnici e in tutto, i commercianti multati, dovranno sborsare circa 36 mila euro, comprese le sanzioni per l’occupazione abusiva del suolo pubblico e la mancanza di tracciabilità dei prodotti riscontrata in diversi minimarket notturni. Due sere fa è inoltre stata chiusa una sala giochi le quali macchinette non erano collegate ai Monopoli di Stato, ma è anche stata chiusa una taverna priva di qualunque tipo di autorizzazione.

Ma il faro delle forze dell’ordine è puntato anche su un’altra area di ritrovo per chi ama la notte, quella compresa tra piazza Sant’Onofrio e via Candelai. Una sfilza di locali quella lungo le strade e i vicoli a pochi passi dalla centralissima via Maqueda, dove sono state riscontrate violazioni e irregolarità per 24 mila euro. Bar, ristoranti, pizzerie e locali notturni sono stati passati al setaccio più volte tra agosto ed ottobre: durante i controlli sono stati individuati alcuni locali sprovvisti di autorizzazioni in materia sanitaria ed altri dove il volume della musica superava i decibel consentiti per legge. In questo caso sono anche stati sequestrati un mixer, due casse, e due microfoni. Piazza Magione, al centro di un vero e proprio “ciclone” durante i mesi estivi, ha invece collezionato multe per 22 mila euro. Numerosi i sequestri di tavoli, sedie, frigoriferi, graticole, ombrelloni, banconi, stand, cartelloni, casse di bibite e alimenti mal conservati da venditori ambulanti abusivi, che dopo un lungo tira e molla con le forze dell’ordine, si sono allontanati dalla storica piazza e dalle vie Spasimo e Vetriera dove sono stati trovati pure numerosi sistemi di collegamento abusivo alla rete elettrica pubblica.

Risale soltanto a fine ottobre, invece, uno degli ultimi interventi nella zona dell’Olivella. I carabinieri hanno fatto finire sotto la lente di ingrandimento quattro locali notturni. Due sono stati sequestrati perché i titolari non erano in possesso della Scia, mentre nella vicina via dello Spasimo sono stati identificati e multati quattro posteggiatori abusivi. Il 29 settembre scorso, invece, in via dell’Orologio è stato chiuso un locae il cui gestore non era in possesso della licenza per la ristorazione. Le sanzioni, in questo caso, sono state di 21 mila euro in tutto. Circa dodicimila euro di multe, invece, sono state elevate in seguito alle ispezioni effettuate alla Kalsa. Un’altra storica zona della città letteralmente presa d’assalto per la presenza di ristoranti all’aperto e pub. L’ultimo Cit nella zona risale a settembre: polizia di Stato, municipale, carabinieri, capitaneria di porto e finanzieri hanno trovato due ristoratori abusivi ed altri due locali in cui erano stati messi in vendita prodotti ittici privi della tracciabilità. Anche in questo caso sono stati sequestrati tavoli, sedie, frigo, banconi e circa sessanta chili di pesce.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI