PALERMO – Qualcuno ha mormorato che la delega, in realtà, non le piacesse molto. Avrebbe preferito i Beni culturali, ambito assai più vicino alla sua storia personale. Ma alla fine, Mariarita Sgarlata quasi certamente sarà il prossimo assessore al Turismo. Succede a Franco Battiato, defenestrato dopo le parole sulle donne in parlamento. Ed assume così un significato anche simbolico la scelta di una donna al posto del cantautore. Un assessore “di Crocetta”. Come si era compreso subito, nella riunione di maggioranza di ieri. Il governatore ha deciso di cacciare due sue scelte. Due assessori, insomma, che non rispecchiavano le forze politiche che sostengono il governo. Una scelta che sembra aver già creato diversi malumori. Sia tra i componenti della maggioranza che fanno capo di “Democratici e riformisti” di Cardinale e Andò, sia tra i recenti neo-alleati fuoriusciti da Grande Sud (Cimino e Bufardeci), sia, ancora, in alcune frange del Pd che chiedono addirittura un azzeramento della giunta dei tecnici e il passaggio a un governo politico. Ma un po’ politica è comunque la nomina della Sgarlata, candidata col Megafono alle ultime elezioni per il Senato. Una presenza non certo finalizzata a un’elezione (era in undicesima posizione), ma certamente un segnale di appartenenza.
La Sgarlata è siracusana, ha 51 anni. E la sua formazione è nell’ambito dei beni culturali, appunto. “Dopo anni di precariato, – racconta in una sua breve bio – dal 2000 sono finalmente diventata ricercatrice nel settore Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università degli Studi di Cassino e nel 2007 sono rientrata a Catania, afferendo al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università. Oltre che nella Università di appartenenza, dove tengo i corsi per la laurea triennale e magistrale, ho tenuto lezioni e seminari presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana a Roma, Università degli Studi di Foggia e Università di Parigi (Sorbonne-Paris IV). Con le Università di Parigi, Helsinki e Murcia ho siglato accordi per co-tutele nell’ambito di dottorati di ricerca e accordi bilaterali Erasmus. Ho partecipato e diretto scavi e indagini archeologiche a Paphos (Cipro), nell’area del Rif (Marocco settentrionale), a Siracusa e in altre città siciliane”. Insomma, un curriculum di tutto rispetto. Ma tutto incentrato, appunto, sui temi di competenza dell’assessorato guidato fino a ieri da Antonio Zichichi. “Ho curato – prosegue la Sgarlata – l’allestimento di mostre, in particolare nel 2007 a Tunisi nel Museo Nazionale del Bardo sul cristianesimo tra Sicilia e Africa e nel 2008 a Catania su “Agata santa. Storia, Arte e Devozione. Il mio impegno civico degli ultimi anni a Siracusa è andato in questa direzione”.
Ma la direzione, adesso, è quella del Turismo. Mentre ai beni culturali continua a farsi il nome di Antonio Presti. Il mecenate messinese, però, nutre ancora forti resistenze. Il governatore proverà a convincerlo fino all’ultimo, facendosi forte di un consenso generale sul nome: “Tutto il mondo – ha detto ieri Crocetta – mi chiede di nominare Antonio Presti”. Basterà tutto il mondo per convincere il creatore della Fiumara d’Arte?