Giuseppina uccisa con due coltellate| Porcello confessa: "Sono stato io" - Live Sicilia

Giuseppina uccisa con due coltellate| Porcello confessa: “Sono stato io”

Giuseppina Jacona, 79 anni, uccisa giovedì nella sua farmacia

L'esame autoptico ha permesso di rilevare una ferita sullo zigomo della farmacista. Giuseppina Jacona avrebbe tentato di schivare i colpi mentre Angelo Porcello 50 anni, tentava di accoltellarla. L'assassino, interrogato oggi, ha ammesso le sue responsabilità.

L'interrogatorio
di
2 min di lettura

PALERMO – Una coltellata profondissima, che non le ha lasciato la minima possibilità di sopravvivere. Eppure lei aveva provato a difendersi, nonostante i suoi 79 anni, aveva tentato di evitare quei colpi. Due per la precisione, come è emerso dall’autopsia effettuata oggi sul corpo di Giuseppina Jacona, presso l’Istituto di Medicina legale del policlinico di Palermo. Oltre al profondo taglio alla gola inferto da Angelo Porcello, 50 anni ed attualmente rinchiuso al carcere Cavallacci di Termini Imerese, il medico legale Roberto Guarino ha rilevato un’ altra coltellata, che ha raggiunto la farmacista allo zigomo.

Un fendente meno profondo, che aveva provocato soltanto una ferita per la presenza delle ossa in quella parte del viso. L’anziana non è invece riuscita a schivare la coltellata alla carotide, che ha lacerato i vasi sanguigni uccidendola sul colpo. Una lama da venti centimetri quella utilizzata dal pluripregiudicato che abitava a cinquanta metri dalla farmacia di corso Italia. Un uomo che la stessa vittima aveva tentato di aiutare nei momenti più cupi della sua vita, nel corso della quale aveva trascorso quasi vent’anni in carcere. Gli aveva dato una mano economicamente, ma la sua generosità non è stata ripagata.

Anche la sera dell’omicidio aveva tentato di placare la furia del cinquantenne porgendogli una banconota di cento euro sul bancone, ma non è stato sufficiente. Porcello voleva di più e puntava a ben oltre l’incasso. probabilmente sapeva del tesoro della farmacista, 250 mila euro e, insieme al fidanzato della nipote che faceva da palo, ha preteso di raggiungere quel nascondiglio. Oggi, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha ammesso le sue responsabilità davanti al gip di Termini Imerese: ha detto di avere impugnato quel coltello e di avere colpito la donna. Meno chiara resta la posizione di Gandolfo Giampapa, il suo complice di 18 anni.

Durante il suo interrogatorio ha infatti dichiarato di non essere stato a conoscenza delle intenzioni di Porcello, ma la sua posizione non convince gli investigatori. Le indagini dei carabinieri di Petralia Sottana nel frattempo proseguono, coordinati dal pm Vincenzo Cefalo della Procura di Termini Imerese. La salma della farmacista nel tardo pomeriggio è stata restituita ai familiari, che hanno accolto l’invito del sindaco di Blufi sulla celebrazione dei funerali nel paese madonita.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI