Sicilia, gli stipendi dei manager della sanità: tra clausole e verifiche

Gli stipendi dei manager della sanità, tra clausole e verifiche trimestrali

Cosa prevedono i contratti dei direttori generali

PALERMO – Ammonta a 154.937 euro lordi annui lo stipendio base che sarà percepito dai manager della sanità siciliana. La cifra, che riguarda i vertici delle Asp e che scende lievemente per le aziende ospedaliere, è riportata nello schema di contratto che i direttori generali firmeranno in questi giorni.

L’indennità di risultato dei manager

Allo stipendio di partenza si aggiunge poi una indennità di risultato, pari al 20% dell’importo base, che sarà erogata in maniera proporzionale ai risultati di gestione. Una voce che viene a sua volta ‘spacchettata’ al suo interno: una quota del 30%, infatti, potrà cambiare in base al rispetto dei tempi di pagamento da parte delle aziende sanitarie.

Monitoraggio e clausole

Sul destino dei manager scelti dalla Giunta pendono una serie di clausole. I contratti, che avranno una durata triennale, prevedono una stretta vigilanza.

Si parte con i trenta giorni di tempo entro i quali i nuovi direttori generali, una volta insediati, dovranno predisporre un apposito piano operativo di governo e di recupero delle liste d’attesa che dovrà essere approvato dall’assessorato della Salute. Quest’ultimo sarà il centro di controllo sulle attività dei manager.

I compiti dei manager

Il Piano, una volta approvato, dovrà essere aggiornato entro il 31 gennaio di ogni anno. Entro 15 giorni dalla firma dei contratti, inoltre, i nuovi manager dovranno procedere alla nomina dei direttori sanitari e amministrativi, già selezionati dalla Regione.

I dg dovranno assegnare loro, secondo i rispettivi ambiti di competenza, “gli stessi obiettivi previsti nel proprio contratto individuale di lavoro”. La quota integrativa, in questo caso, scatterà soltanto al raggiungimento di “una percentuale complessiva non inferiore al 60%”.

Il faro dei nuovi manager dovrà essere il Prgla: Piano regionale di governo delle liste d’attesa. Il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano comporterà la decadenza automatica dei direttori generali.

Sarà l’assessorato alla Salute, ancora una volta, a monitorare ogni tre mesi l’attuazione dei piani aziendali di governo delle liste d’attesa. Alla fine dei questi controlli potranno essere richiesti eventuali correttivi per centrare gli “indicatori di performance” fissati.

Gli indicatori di performance

Due gli indicatori di performance che segneranno il destino dei manager: i ricoveri chirurgici e le prestazioni ambulatoriali. Per i primi dovrà essere colmata, entro un anno dall’insediamento, una quota superiore al 70%, per i secondi la soglia minima sale all’80%.

Il mancato raggiungimento di uno solo degli indicatori di performance fissati determinerà la decadenza automatica dell’incarico di direttore generale.

Il nodo Pnrr

Tra le clausole, infine, c’è anche quella che riguarda il Pnrr. I manager dovranno centrare il 100% delle azioni previste dal cronoprogramma del Piano operativo regionale (Por) della Missione Salute. Onori e oneri, dunque, per i nuovi ras della sanità siciliana.


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