PALERMO – L’argomento è al terzo punto di un’agenda di lavoro fittissima che prevede una ventina di temi sul tavolo. La giunta regionale siciliana definirà oggi pomeriggio le nomine dei manager della sanità, adempimento riconfermato dallo stesso presidente Schifani (LEGGI QUI). È il passaggio che segna l’avvio della seconda parte di legislatura, con un lungo elenco di emergenze da affrontare per l’Esecutivo che ora non ha più alcuna scadenza elettorale davanti.
Riunione a Palazzo d’Orleans
Il governo Schifani si riunirà alle 15:30 a Palazzo d’Orleans. Prima verranno approvati lo schema tipo di contratto dei manager e il mantenimento degli attuali incarichi di direttore amministrativo e di direttore sanitario, poi si completerà la procedura che nel gennaio scorso aveva portato alla nomina dei commissari.
Il nodo sanità
Facile immaginare che le nomine dei direttori amministrativi e sanitari rientreranno nel grande gioco del rimpasto, primo grande scoglio che il governo Schifani dovrà affrontare in questo post-elezioni europee. Ed è sempre la sanità uno degli snodi centrali, con l’assessora Giovanna Volo in uscita nel quadro di un rimescolamento di carte ancora tutto da decifrare.
Gli altri punti in agenda
In giunta saranno discussi tanti altri argomenti: dal documento di programmazione attuativa Pr Fesr 2024/2027 all’ipotesi di contratto collettivo regionale per il personale del comparto non dirigenziale della Regione e degli enti regionali per il triennio 2019/2021.
In agenda anche il bando dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) per la concessione di contributi a iniziative promosse da enti territoriali e dalle organizzazioni della società civile. Prevista l’adesione del dipartimento regionale degli Affari extraregionali al partenariato.
E ancora: la ricostituzione del Comitato regionale per i servizi socio-assistenziali e del Consiglio del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento.
Rifiuti e termovalorizzatori
Previsto anche il conferimento dell’incarico di dirigente generale del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti. La Regione, infatti, è da oltre un mese alla ricerca di un dirigente esterno dal momento che l’atto di interpello interno, cui avevano risposto in 17, si è concluso con un nulla di fatto.
Il dipartimento Acqua e rifiuti sarà uno dei punti nevralgici della Regione nei prossimi mesi. Al nuovo dirigente andrà il compito di avviare la macchina per la costruzione dei due termovalorizzatori voluti dal governo regionale che li ha inseriti nel proprio Piano rifiuti. Un piano che è stato aggiornato ad aprile e che ora deve ottenere diversi pareri prima di diventare operativo.
In via di risoluzione, intanto, il problema relativo agli extracosti per il trasferimento della spazzatura all’estero: i soldi arriveranno dalla manovrina all’esame dell’Ars.
Le altre sfide per il governo
Quella dei rifiuti è una delle sfide che attendono il governo Schifani a partire dalla seconda metà del 2024. I due termovalorizzatori saranno finanziati con le risorse Fsc: l’intesa tra governo regionale ed Esecutivo nazionale è stata firmata recentemente. L’accordo non prevede assegni in bianco ma il rilascio dei finanziamenti sulla base dell’avanzamento dei lavori. Una scommessa che per la Sicilia vale 6,8 miliardi.
Sul suo percorso, inoltre, la giunta regionale troverà anche l’estate e l’inevitabile emergenza incendi, che quest’anno si somma anche alla crisi idrica. L’Esecutivo Meloni ha dato l’ok al Piano di interventi da venti milioni di euro predisposto dal governo regionale.
Il programma predisposto dalla Cabina di regia, guidata dallo stesso governatore Renato Schifani e coordinata dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, prevede la rifunzionalizzazione di pozzi e sorgenti, l’acquisto e la sistemazione di autobotti, la riparazione di alcune reti di interconnessione.