In Sicilia sindaci, assessori e consiglieri comunali costano più che altrove. E sono tanti. A Palermo, ad esempio, costano più che a Milano. Se n’è accorto il nuovo assessore regionale all’Economia Mario Baccei, che tra le riforme in agenda ha inserito “l’equiparazione dei costi della politica negli enti locali dell’Isola a quelli del resto d’Italia”. Apriti cielo. Dai banchi dell’Assemblea regionale un coro bipartisan di dissenso s’è levato contro l’assessore “giacobino”. E persino Crocetta a quel punto s’è fatto sentire, correggendo il tiro: meno consiglieri sì, stipendi più bassi no, ha riportato Repubblica. Un “catenaccio” forse non proprio disinteressato quello dei deputati siciliani. La riforma costituzionale di Renzi già approvata al Senato, infatti, prevede che gli stipendi dei consiglieri regionali non potranno superare quello del sindaco del capoluogo di regione: meglio mettere da subito il ferro dietro la porta. Magari sventolando la sempre utile bandiera dell’autonomia.
Gli stipendi dei sindaci |e l’autodifesa dell’Ars
Il corsivo. Baccei vuole ridurre le indennità di sindaci e assessori comunali. I deputati regionali protestano. Il taglio domani potrebbe riguardare anche loro.
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