Gommone naufragato al largo di Marettimo, tre migranti dispersi

Gommone naufragato al largo di Marettimo, tre migranti dispersi

La Guardia Costiera ha tratto in salvo nove persone

PANTELLERIA (TP) – Ferragosto caldo sul fronte del soccorso e accoglienza dei migranti. Dalle Pelagie a Pantelleria, sino alle Egadi, da Porto Empedocle al car di Trapani contrada Milo. Il mare calmo ha permesso a numerose imbarcazioni, barche e barchini, di poter partire dai porti in maggior parte tunisini, con destinazione le isole a sud della Sicilia, Lampedusa, Pantelleria e le Egadi.

Gli stessi migranti tratti in salvo hanno riferito d’essere salpati da Sfax, Kerkenna, Mhadia e Zarzis, pagando da 2mila a 6mila dinari tunisini. Lampedusa e Pantelleria hanno accolto una maxi ondata di migranti in arrivo, ma la tragedia è stata evitata al largo di Marettimo.

I dispersi

Un gommone è naufragato a nove miglia dall’isola delle Egadi, la Guardia Costiera ha tratto in salvo nove persone, ma ci sarebbero tre dispersi. A raccontare che il numero delle persone, tutti uomini, di presumibile nazionalità tunisina, a bordo del gommone affondato, era più numeroso, sono stati gli stessi migranti tratti in salvo.

Le ricerche

Le ricerche in mare, appena poco distante la costa di Marettimo, sono ancora in corso, in volo c’è anche un elicottero della Guardia Costiera. Emergenza accoglienza intanto sull’isola di Pantelleria, dove al momento c’è il tutto esaurito nella ex caserma Barone trasformata in centro di ricovero provvisorio per i migranti. A fronte dei 50 posti disponibili, i migranti sistemati all’interno sono 250.

Sbarchi a Pantelleria

Il maggior numero di approdi oggi, con vari sbarchi, avvenuti in prevalenza in località Scauri, ma parecchi quelli recuperati in mare dalle motovedette di Guardia Costiera e Guardia di Finanza. Il mare calmo ha favorito la navigazione a decine di imbarcazioni partite dai porti tunisini. La maggior parte dei migranti giunti a Pantelleria sono di origine tunisina, tra cui circa una ventina di donne e quasi 100 minori. La prefettura di Trapani sta vagliando le misure da mettere in atto ma al momento è escluso un ponte aereo, ì migranti arriveranno a Trapani in nave. Poi verranno portati nel centro di primi accoglienza di contrada Milo.

Barchini soccorsi vicino a Lampedusa

Nelle ultime ore sono 143 invece i migranti, tutti tunisini, arrivati a Lampedusa. Sei barchini sono stati agganciati e soccorsi nelle acque antistanti a Lampedusa dalle motovedette della Guardia costiera e della Finanza. A bordo anche donne e minori. Gli ultimi giunti a Lampedusa si aggiungono ad altri 638 migranti sbarcati dalla mezzanotte alla tarda mattinata, in totale 24 sbarchi. Ma l’emergenza è anche a terra, nell’area dell’approdo di Porto Empedocle. Lì nella zona di transito per adesso si trovano mille migranti in attesa di destinazione.

Le misure

In queste ore la Prefettura di Agrigento sta cercando di velocizzare gli spostamenti perché, in prima serata giungerà, da Lampedusa, il traghetto di linea Galaxy con a bordo 760 migranti. Ed è prossimo lo sbarco di migranti da una nave Ong. Con il coordinamento del Viminale, la Prefettura di Agrigento sta intanto liberando l’area di transito.

I diversi gruppi stanno andando verso le strutture d’accoglienza di Augusta e Catania. All’estremità del porto, dove è stata creata la tensostruttura, fra non molto arriveranno anche i 371 migranti che dovranno essere sbarcati dall’Ocean Viking già ancorata alla banchina di Porto Empedocle. Sono in corso, a bordo della nave della Ong Sos Méditerranée, gli screening sanitari, ma non ci dovrebbero essere emergenze, né situazioni complicate.

Migranti sbarcati dall’Ocean Viking

I migranti, tutti giovanissimi, non appena l’Ocean Viking ha ancorato al molo di Porto Empedocle hanno iniziato a salutare, sbracciandosi, e a sollevare il pollice in aria perché consapevoli d’avercela fatta a toccare terra. Nell’ultima porzione di area portuale di Porto Empedocle, fra ottobre e novembre, sorgerà un hotspot. Verranno collocati dei moduli abitativi – aveva spiegato, a fine luglio, il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, – che potranno ospitare 200, 250 persone. E in queste strutture verranno effettuate le procedure di fotosegnalamento, rilievo delle impronte digitali e dunque identificazione.

Accanto, a circa 150 metri, quindi i migranti potranno raggiungere l’area di pre-identificazione a piedi, verranno collocate delle tende che riusciranno ad accogliere un migliaio di persone. Tende dove i migranti – che verranno fatti sbarcare a Porto Empedocle anche dopo un repentino e quindi senza pre-identificazione, trasferimento da Lampedusa – verranno assistiti dalla Croce Rossa italiana.

Hotspot a Porto Empedocle

La creazione dell’hotspot a Porto Empedocle avrà esiti positivi su Lampedusa perché, per come è stato già fatto nelle ultime settimane, i migranti potranno essere spostati in maniera fulminea senza procedere alla loro pre-identificazione, anche se i poliziotti della Scientifica e dell’Immigrazione della Questura di Agrigento, assieme ai mediatori culturali, hanno stabilito dei veri e propri record, riuscendo – a Lampedusa – a pre-identificare e fotosegnalare quotidianamente oltre 750 dei migranti. Prima ci si fermava a 400.


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