Granata parla su tutto | Ma non su Lombardo - Live Sicilia

Granata parla su tutto | Ma non su Lombardo

Il silenzio dell'onorevole antimafia
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Nelle ultime settimane ha bacchettato destra e sinistra (destra soprattutto) su tutto lo scibile umano. Un’intervista dopo l’altra, un profluvio di pareri sulla Santanchè (Il Riformista, 5 gennaio) e i minori stranieri (Secolo d’Italia, 12 gennaio), Cosentino peggio di Pomicino (Il Fatto, 30 gennaio) e Verdini (“Se fossi in lui mi sospenderei”, Riformista, 12 febbraio). Un censore nelle fila dell’ex An che ha fatto della trasparenza e della legalità la sua battaglia politica. Parliamo di Fabio Granata, ex assessore al Turismo, ex presidente della commissione antimafia regionale, siracusano, fedele alleato di Raffaele Lombardo e di Gianfranco Miccichè nella nascita del Lombardo-ter e nella costruzione del nuovo partito del Sud. Logico, quindi, aspettarsi una qualche reazione dopo  lo tsunami che ha colpito il governatore accusato dalla Procura di Catania di relazioni pericolose con esponenti vicini a Cosa Nostra. Lo abbiamo cercato ieri, l’onorevole Granata, proprio per intervistarlo sul caso Lombardo. E lui, gentilissimo come sempre: “Mi richiami alle 15 e parliamo”. Alle 15, però, il cellulare dell’uomo che vuole scegliere i candidati Pdl all’Antimafia (Libero, 14 gennaio), che gridava dalle colonne del Secolo il suo no alle candidature sospette (18 febbraio), che ribadiva sullo stesso quotidiano ex An l’adozione da parte del Pdl del codice antimafia (24 febbraio) coniando lo slogan “Meglio uno voto in meno e un onesto in più in lista (Liberazione, 24 febbraio), l’uomo che sul Fatto del 28 febbraio minacciava che “dopo le regionali faremo i conti nel partito”, risultava spento. Oggi l’abbiamo rintracciato. Ancora gentilezza: “Sentiamoci la settimana prossima”. Un riserbo strano per uno che sino al 4 marzo scorso confermava la sua lealtà al partito “ma con le mie idee” (intervista al Secolo). Ecco le sue idee sulla vicenda Lombardo, sul silenzio di Confindustria, sulle accuse di Rita Borsellino, non le vuole esprimere. Oggi sul Riformista dedica invece  una paginata al suo pensiero sulla pillola abortiva.


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