"D'Alia venga all'Ars| Sue parole gravi" - Live Sicilia

“D’Alia venga all’Ars| Sue parole gravi”

Lentini (Articolo 4): "Le parole del ministro sono gravissime, ne venga a riferire all'Ars". Di Mauro dell'Mpa: "Ancora una volta il governo Crocetta si mostra come Giano bifronte". Falcone (Pdl): "Ci auguriamo che la vicenda Humanitas venga discussa immediatamente in Parlamento".

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PALERMO –  “Le dichiarazioni rese dal Ministro della Funzione Pubblica Gianpiero D’Alia e dal deputato regionale Udc Gianluca Miccichè sulla vicenda Humanitas sono estremamente gravi. In qualità di componente della Commissione parlamentare regionale Antimafia chiederò subito al Presidente Musumeci che inviti D’Alia e Miccichè a chiarire, proprio davanti all’antimafia, quali siano queste zone d’ombra alle quali si fa riferimento”. Lo dice il deputato di articolo 4 e componente della commissione antimafia all’Ars Totò Lentini che prosegue “Sono certo che D’Alia troverà il tempo, fra i suoi tanti impegni romani, per dedicare qualche ora in più alla Sicilia”.

“Da un punto di vista strettamente politico – dice poi Lentini dismettendo per un attimo i panni del componente della Commissione Antimafia – non è possibile che il governo della Regione sia sottoposto a continui ricatti ed ogni argomento sia occasione per minacciare l’uscita dalla maggioranza quasi come se d’Alia e compagni volessero giocare su due fronti in attesa di sviluppi romani che gli permettano di ricollocarsi”.

In precedenza il vicepresidente della commissione antimafia dell’Ars e deputato regionale dell’Udc Gianluca Miccichè aveva affermato:”Se confermata, la vicenda che riguarda il nuovo centro privato dell’Humanitas a Misterbianco sarebbe politicamente gravissima”. “Non sono tollerabili zone d’ombra nella sanità siciliana – continua Miccichè – per questo chiederemo al governo regionale di venire in Aula per i chiarimenti che tutti ci aspettiamo

“Ancora una volta il governo Crocetta si mostra come Giano bifronte: da un lato annuncia politiche di rigore verso la sanità pubblica, con provvedimenti al limite della sostenibilità per molte strutture, e dall’altro si mostra molto generoso verso la sanità privata, con l’aggravante di una leggerezza che lascia stupefatti anche sul fronte del conflitto di interesse e senza una reale programmazione che eviti duplicati degli interventi e spreco di denaro pubblico”. Lo dice Roberto Di Mauro, presidente del gruppo parlamentare all’Ars del Partito dei siciliani-Mpa, intervenendo sulla vicenda della recente delibera della giunta regionale riguardante i 10 milioni di contributo per il Polo oncologico Humanitas. Per Di Mauro è piuttosto “necessario che che ci sia una politica complessiva della Sanità, che unisca il necessario contenimento dei costi con la tutela prioritaria del servizio pubblico che è quello che per primo deve rispondere alle necessità dei cittadini”. Dal capogruppo Mpa, infine, una richiesta formale: “Su questa vicenda è necessario che il Governo venga a riferire all’Ars”.

“Sono stupefacenti le dichiarazioni da parte del governo regionale sulla grave questione del via libera offerto alla maxi-clinica privata catanese per malati oncologici”. Lo afferma Luca Cangemi, del comitato politico nazionale del Prc. “Da un lato – aggiunge l’esponente di Rifondazione comunista – si loda l’iniziativa privata sulla sanità dall’altro si sottolinea che la delibera è frutto di progetti avviati dallo scorso governo. Appunto, verrebbe da dire, basta questo per mettere uno stop. Anzi basterebbe se effettivamente questo fosse un esecutivo di rinnovamento. Invece – sostiene Cangemi – siamo di fronte ad una storia tipica della sanità ‘lombardiana’ e ‘cuffariana’: le sofferenze dei malati siciliani sono trasformate in affare per cordate d’imprenditori, magari in lotta tra loro, mentre la sanità pubblica è continuamente massacrata da tagli per superiori esigenze di bilancio, che non valgono mai per gli speculatori privati”. “E’ ora di dire basta, è ora – conclude l’esponente del Prc – di chiudere la pagina degli intrecci tra politica, apparati sanitari, imprenditori, è ora di rilanciare la sanità pubblica come garanzia del diritto alla salute”.

Il vice capogruppo del Pdl Marco Falcone si rivolge invece all’assessore alla Salute Lucia Borsellino: “Venga subito in aula a riferire su una vicenda dai contorni sicuramente ambigui, per evitare che, in un momento di contenimento di costi, possano essere posti in essere azioni ad personam e comunque rivolte al singolo, in assenza di una programmazione complessiva che guardi ad un piano sanitario, in una strategia d’insieme”.

“I recentissimi scontri tra partiti di maggioranza che sostengono il governo – aggiunge Falcone – preoccupano non poco, gettando ombre su una gestione esaltata sino a qualche giorno addietro”.

“Ci dispiacerebbe – prosegue – se dietro questa vicenda si celassero problemi o interessi di altro tipo, evidenziando una doppiezza d’agire con zone d’ombra, veramente da commissione antimafia”.

“Ci auguriamo – sostiene – che la questione Humanitas venga trattata con urgenza in Parlamento per chiarire se dietro la vicenda vi e’ una lotta di potere tra fazioni politiche o, se, diversamente, siano state infrante regole afferenti alla legittimità procedurale e di merito”. “In assenza di un urgente dibattito d’aula – conclude Falcone – chiederò al presidente Musumeci di sentire l’assessore alla salute in commissione antimafia, per valutare e comprendere se sono stati rispettati i principi di legittimità, linearità e buon andamento dell’azione amministrativa regionale”.


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