Il Consiglio dei ministri lavora per al nuovo decreto con l’allentamento per le misure anticovid nei luoghi di cultura (cinema, teatri ecc…), negli stadi e anche nelle discoteche, ma anche esteso dal prossimo 15 ottobre l’obbligo del green pass a tutti i lavoratori, sia pubblici che privati, con il rischio di multe salate per chi non dovesse rispettare la norma.
La certificazione si ottiene, come ormai noto a condizione che: si è vaccinati, si è guariti dal covid negli ultimi sei mesi, si è negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore.
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Senza green pass non sarà possibile lavorare nemmeno da casa in smart working, “in sostituzione della prestazione non eseguibile in presenza”. In assenza del certificato verde Covid-19, potranno entrare solo gli utenti dei servizi e chi è esente da vaccinazione per motivi di salute. Fuori restano non solo i dipendenti non ancora vaccinati, ma anche quelli nella medesima condizione che lavorano presso ditte esterne per servizi come mensa, pulizie o manutenzione.
Anche i visitatori, le autorità politiche, i componenti di giunte e assemblee degli enti locali devono avere il green pass: chi resta a casa è assente ingiustificato, conserva il posto ma non percepisce lo stipendio, non matura ferie e non gli vengono versati i contributi previdenziali. I controlli spettano al dirigente apicale, che a sua volta affida ad altri il compito materiale di effettuarli. L’accertamento può essere svolto a tappeto all’ingresso della sede lavorativa o a campione, “prioritariamente nella fascia antimeridiana lavorativa”. Per la verifica automatizzata all’ingresso, specificano le linee guida del governo, verranno “gradualmente” resi disponibili dei pacchetti software.
In caso di controlli a campione le linee guida specificano che questi, anche attraverso l’utilizzo della app VerificaC19, dovranno avere cadenza giornaliera, “in misura percentuale non inferiore al 30 per cento del personale in servizio, assicurando che il controllo sia effettuato con un criterio di rotazione, su tutto il personale dipendente”. In caso di lavoratori esterni, in formazione o volontari, il controllo spetta all’amministrazione e l’allontanamento scatta immediatamente, anche se l’assenza del certificato dovrà essere segnalata subito al datore di lavoro.

