Guerriglia urbana davanti alla Regione| Arrestato un ex Pip di 43 anni - Live Sicilia

Guerriglia urbana davanti alla Regione| Arrestato un ex Pip di 43 anni

Francesco Scalia, l'ex pip arrestato

Francesco Scalia (nella foto), 43 anni, è finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale. E' stato individuato nel corso della guerriglia urbana di ieri pomeriggio davanti alla presidenza della Regione. La protesta era partita in seguito al rischio di perdere il sussidio di disoccupazione, la situazione è poi degenerata.

PALERMO, PIAZZA INDIPENDENZA
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PALERMO – E’ finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale uno degli ex Pip che hanno manifestato ieri pomeriggio in piazza Indipendenza. Una vera e propria guerriglia quella cominciata come una protesta che, nel pomeriggio, è poi degenerata: l’incontro atteso per le 14 era infatti saltato e poi, intorno alle 19 è arrivata la notizia che il tavolo era stato revocato.

E così, i manifestanti sono tornati alla carica: in fiamme dieci cassonetti per i rifiuti, divelti alcuni pali della segnaletica stradale, lanciati sassi e due molotov contro i carabinieri in tenuta antisommossa. Circa duecento gli ex Pip che già dalle prime ore del mattino di ieri avevano stazionato davanti la sede della Regione contro il rischio di perdere il sussidio di disoccupazione:

Una guerriglia urbana che ha mandato in tilt la circolazione lungo le stradi circostanti, complici i blocchi stradali improvvisati dagli stessi manifestanti nei punti nevralgici della zona.  Le immagini scattate dal personale della polizia Scientifica sul posto hanno immortalato Francesco Scalia 43 anni, pluripregiudicato palermitano, che sarebbe stato ripreso proprio mentre lanciava alcune pietre verso i carabinieri

Quello di Scalia, come spiegano dalla questura, è stato un ruolo attivo, specialmente nel corso della sassaiola: i carabinieri in borghese non hanno mai perso di vista l’uomo, durante tutte le fasi della manifestazione. Le forze dell’ordine l’hanno quindi raggiunto e fatto scattere per lui le manette dopo l’identificazione.

Mimma Calabrò, sindacalista della Fisascat Cisl, in merito agli scontri di ieri: “Il nostro sindacato condanna la violenza. Quello che auspichiamo è dunque un ritorno al dialogo con il governo Crocetta affinchè non vadano persi gli sforzi profusi negli ultimi mesi”.


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