"Ho sentito un boato |La scala era una torcia" - Live Sicilia

“Ho sentito un boato |La scala era una torcia”

Santa è una delle inquiline del palazzo di via Gentile dove ieri è scoppiato un incendio. I Vigili del Fuoco hanno salvato anche i suoi due amici animali.

LA TESTIMONIANZA
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CATANIA -Pomeriggio di fuoco e di terrore ieri per i coinquilini della palazzina di tre piani del civico 40 di via Gentile. Lo scoppio della caldaia ha provocato un incendio che si è propagato in pochi minuti in tutto l’edificio. “Ho sentito un boato, ho pensato subito al terremoto perchè ha tremato tutto il palazzo” – Santa, operatrice socioassistenziale, racconta quegli attimi interminabili. Erano le 16. La 50enne abita al primo piano insieme ad un cane e un gatto: appena è uscita si è immediatamente resa conto che non si trattava di un sisma ma di un incendio.

Purtroppo il rogo aveva reso inagibile ogni via di fuga. “Io volevo uscire ma mi sono resa conto che c’era tutto il portone in fiamme e allora sono salita ai piani superiori”. Non prima però di aver preso con sè il suo cane, purtroppo l’amico felino si era nascosto. Ma quando l’incendio è stato domato, Santa è tornata in casa con i Vigili del Fuoco e ha potuto portare in salvo anche il gattino.

Ma torniamo ai momenti di paura. “Prima sono andata al quarto piano dove c’è la terrazza, ho tentato di aprire la porta ma non c’era nessuno. Sono scesa al secondo piano e mi ha aperto un inquilino, che quando si è reso conto del fuoco si è buttato dal secondo piano forse per la paura e il terrore”. Santa racconta che sono stati inutili i tentativi delle persone che gridavano di mantenere la calma. Per l’uomo fortunatamente nessuna ferita grave.

Santa a quel punto è rimasta al secondo piano. “C’era tutto il palazzo infestato di fumo” – ricorda ancora incredula. La scala, piccola, era diventata dal “primo all’ultimo piano una torcia. Poi sono arrivati i vigili del Fuoco che mi hanno soccorso e dopo sono andata in ospedale per un controllo”.

I danni sono ingenti: distrutto l’impianto elettrico e anche quello idrico. I Vigili del Fuoco hanno apposto i sigilli nella casa di Santa, che è stata costretta a trasferirsi dalla figlia. “Panico” – mormora ancora la donna, ricordando ieri pomeriggio. Santa dedica un pensiero e un grazie ai pompieri che si sono comportati “in modo encomiabile”.


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