PALERMO – Si è svolto al campo base di Villafrati (Palermo) il tavolo tecnico convocato dagli assessori regionali alle Infrastrutture, Marco Falcone, e al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, per fare il punto sullo sviluppo dei lavori di ammodernamento della strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento. Presenti i tecnici di Anas, guidati dal responsabile per la Struttura territoriale Sicilia Raffaele Celia e dal dirigente area Nuove opere Sicilia Luigi Mupo, e i tecnici del contraente generale Cmc.
Sono intervenuti anche i sindaci e commissari dei Comuni di Ciminna, Baucina, Lercara, Vicari, Mezzojuso, Cefalà Diana, Villafrati, Campofelice di Fitalia, Castronovo di Sicilia, Roccapalumba, Bolognetta. Gli esponenti del governo Musumeci, accompagnati da Anas e Cmc, hanno poi condotto un lungo sopralluogo sui diversi fronti di cantiere aperti lungo la Palermo-Agrigento (tratti Ss 121 e Ss 189 fra Villafrati, Vicari e bivio Manganaro).
“Dopo il lungo approfondimento e il confronto che abbiamo avviato già da novembre con un vertice a Cefalà Diana, l’impegno che Anas assume oggi – affermano gli assessori Cordaro e Falcone – è quello di compiere una svolta effettiva nelle lavorazioni entro i prossimi due mesi. Qualche miglioramento c’è, ma è difficile potersi ancora ritenere soddisfatti. I progressi nell’immediato dovranno concentrarsi soprattutto nel tratto del viadotto Scorciavacche, inutilizzabile dal 2014, per riconnettere una viabilità resa disagevole e insicura dal prolungarsi all’infinito dei cantieri. Ci rivedremo sul posto, assieme ai sindaci, per tirare le somme. Nel caso il contraente generale non dovesse riuscire a invertire la tendenza neanche stavolta, la Regione – concludono gli assessori – chiederà ad Anas di procedere alla rescissione del contratto”.
“Siamo esterrefatti dalla notizia appena appresa di un incontro che si è svolto oggi sulla Palemro-Agrigento, che ha coinvolto i sindaci del comprensorio, gli assessori regionali alle Infrastrutture e al Territorio, Marco Falcone e Toto Cordaro. Da mesi chiediamo un confronto con le istituzioni per avere chiarimenti rispetto alle decisioni che interessano l’opera della Palermo-Agrigento – dicono i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo – Non coinvolgendo le organizzazioni sindacali non si è tenuto conto delle ricadute eventuali occupazionali e sull’opera causate da una eventuale rescissione in danno del contratto d’appalto intimata dal governo regionale”. “Piuttosto che chiedere la rescissione in danno – spiegano i sindacalisti -, la Regione deve chiedere ad Anas di velocizzare l’approvazione della variante progettuale che, come più volte precisato, libererebbe delle risorse e darebbe un’iniezione di liquidità al cantiere. Questo metterebbe sia la Bolognetta scarl che le ditte affidatarie in un percorso più veloce nella realizzazione delle opere”. Fillea, Filca e Feneal, a questo punto, chiedono un incontro con tutti i soggetti. “Oltre ai cittadini del territorio – aggiungono Ceraulo , danese e De Vardo – i lavoratori del cantiere sono quelli che da tre anni soffrono di più perchè una sessantina di operai si trova ancora in cassa integrazione e non sono stati ancora oggi rioccupati nell’opera”.