I cimeli agatini | Arte popolare - Live Sicilia

I cimeli agatini | Arte popolare

Quest’anno è possibile ammirare più di 117 pezzi. Un’iniziativa che ogni anno risveglia l’animo artistico dei tanti fedeli - che nella vita di tutti i giorni fanno tutt’altro - ma che per l’occasione, come segno di devozione, realizzano queste bellissime opere.

CATANIA. Anche quest’anno sarà possibile ammirare le numerose creazioni artistiche ( il fercolo, la piazza, la cattedrale, il busto e reliquie di Sant’Agata, quadri ) sapientemente riprodotte dai devoti della Santa Patrona, il tutto immerso nella suggestiva atmosfera di sacralità della chiesa di San Placido. Si tratta di riproduzioni artigianali interamente create da privati che semplicemente spinti dalla devozione verso Sant’Agata (unita a una buona dose di creatività) si cimentano nella realizzazione delle opere, utilizzando i materiali più disparati ( carta, acciaio, rame, pasta ) poi esposte al pubblico per l’occasione.

Claudio Baturi – presidente dell’associazione “Sant’Agata in cattedrale” che anche quest’anno ha organizzato la mostra – racconta ai microfoni di LiveSiciliaCatania: ” La mostra dei cimeli agatini: arte popolare è ormai giunta alla sua XVII edizione. Quest’anno è possibile ammirare più di 117 pezzi. Un’iniziativa che ogni anno risveglia l’animo artistico dei tanti fedeli – che nella vita di tutti i giorni fanno tutt’altro – ma che per l’occasione, come segno di devozione, realizzano queste bellissime opere. Quest’anno, inoltre, ricorre anche l’Anno della fede indetto con la lettera apostolica. Un’impronta religiosa molto forte che perfettamente si sposa con le celebrazioni agatine in corso in questi giorni a Catania”.

Francesco Sardo, uno dei tanti devoti che come ogni anno partecipa alla mostra realizzando opere artistiche spiega: “ Ho creato molte riproduzioni tra cui lo scrigno e il busto reliquario di Sant’Agata, impiegando anche molti anni per realizzarle, ma non è questo il mio mestiere nella vita – prosegue Sardo – lo faccio come segno di amore e di devozione verso Sant’Agata. E’ uno dei tanti modi per venerarla, anche se la preghiera rimane sempre il primo mezzo attraverso il quale avvinarsi a lei e a Dio in primo luogo”.

Sarà possibile visitare gratuitamente la mostra fino al 12 febbraio.


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