I dipendenti Aram di Messina | scrivono a Crocetta: "Ci aiuti" - Live Sicilia

I dipendenti Aram di Messina | scrivono a Crocetta: “Ci aiuti”

"Con più di 18 mesi di stipendi arretrati non possiamo più accontentarci di parole che non trovano riscontro in nessun atto giuridicamente vincolante che ci dia una qualche garanzia lavorativa".

Formazione professionale
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PALERMO – “Egregio Presidente, sono ormai passati quasi tre mesi dalla nostra ufficiale richiesta di intervento inviata ai sindacati ed ai principali quotidiani in data 24/07/2013, eppure nulla è cambiato per noi lavoratori, sempre più braccati da banche e finanziarie e totalmente abbandonati a noi stessi”. Inizia così la lettera inviata dai dipendnti dell’ente di formazione Aram di Messina al governatore Crocetta. “E’ facile capire come con più di 18 mesi di stipendi arretrati non possiamo più accontentarci di parole che non trovano riscontro in nessun atto giuridicamente vincolante che ci dia una qualche garanzia lavorativa”, dicono i lavoratori.

“Ad oggi desidereremmo capire cosa si è attivato, quale processo di riallocazione del personale e con quali tempi e procedure. I dubbi sul quando e soprattutto sul come ciò possa avvenire sono tanti, primo fra tutti quello circa la concreta modalità di passaggio del personale da un ente che sembrerebbe privo di dirigenza ad un altro”.

“E a ciò si aggiunge l’annosa questione delle mensilità arretrate – proseguono -, delle quali nessuno pare interessarsi e per le quali nessun tentativo di commissariamento (quantomeno esclusivamente per il pagamento degli stipendi) sembrerebbe stato fatto, nonostante il carattere occasionale urgente e straordinario della situazione. Neanche l’Albo della formazione professionale che potrebbe quantomeno garantirci l’accesso al fondo di garanzia, risulta pubblicato ancora sulla Gurs”.
“Ci rivolgiamo dunque a lei, presidente, affinché una soluzione non venga solo trovata, ma anche attuata in tempi brevi e nel rispetto delle ampie tutele del Ccnl della Formazione Professionale e della legge 24/76. Nessuno di noi, ormai, è più nell’età di un ‘apprendistato professionalizzante’, noi la nostra professionalità l’abbiamo già costruita con impegno e adesso ci tocca difenderla… ma con l’aiuto delle istituzioni. Non vogliamo essere lasciati soli nella nostra difficoltà – concludono -. Sappiamo che l’Amministrazione Regionale e i Sindacati hanno in questo momento enormi emergenze occupazionali da fronteggiare, ma tre mesi di attesa sono lunghi e inaccettabili. Pertanto, chiediamo e confidiamo nel suo personale intervento ai tavoli istituzionali quale garante dei nostri diritti di lavoratori”.

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